Dati economici chiari, ricette per l’uscita meno. La sfida ai nostri imprenditori
Uno dei dati più chiari per quanto riguarda gli attuali “fondamentali economici” è che l’Italia è in piena stagflazione. Per la precisione,
In economia, con il termine stagflazione (combinazione dei termini stagnazione ed inflazione) si indica la situazione nella quale sono contemporaneamente presenti – su un determinato mercato – sia un aumento generale dei prezzi (inflazione), sia una mancanza di crescita dell’economia in termini reali (stagnazione economica).
La stagflazione è un fenomeno presentatosi per la prima volta alla fine degli anni sessanta, prevalentemente nei paesi occidentali; precedentemente inflazione e stagnazione si erano invece sempre presentate disgiuntamente. La contemporanea presenza di questi due elementi mise in crisi la teoria di John Maynard Keynes (e le successive teorie post-keynesiane) che, per oltre 30 anni, era stata la spiegazione più convincente per l’andamento dei sistemi economici, oltre che valido strumento di politica economica per i governi di paesi ad economia di mercato.
E a quanto pare, dagli anni 70 una ricetta per uscire da questa complicata situazione esiste, vediamo qual è.
Per poter riuscire ad uscire da questa complicata situazione, occorre diminuire la corsa all’inflazione riducendo la massa di moneta circolante ed al tempo stesso, contenere la domanda di beni e servizi, resa più complicata dalla rincorsa dei costi delle materie prime. Per evitare ulteriori effetti depressivi, i manuali di economia consigliano di ridurre la spesa corrente ed agire con politiche di agevolazione fiscale che favorisca la crescita.Â
Ma se la ricetta del governo Monti sembra andare in questa direzione, cosa c’è da dire sulle nostre aziende e sulla capacità che esse hanno di crescere? Al momento, continuano a crescere la quantità di forza lavoro specializzata, con un costante aumento dei laureati in Italia. Di contro, il mercato del lavoro rigetta e non qualifica la forza lavoro. E’ come un’allenatore che prepara una squadra pronta ad affrontare allenamenti durissimi per competere alla pari con le squadre della Serie A o del resto d’Europa, per poi metterli in panchina o venderli a squadre di quarta categoria.
Fuor di metafora, un paese che forma ingegneri qualificati, dottori in filosofia, medici, avvocati e biologi non può più permettersi di dare a loro prospettive lavorative umilianti, con salari 3 volte inferiori ai loro omologhi colleghi in Francia, Germania, Inghilterra e persino Spagna, formalmente considerato un paese più in crisi del nostro.
Al momento gli strumenti politici e fiscali per cambiare rotta sono stati messi a disposizione dal governo tecnico, la vera sfida sarà capire se la classe imprenditoriale italiana è pronta a creare dei progetti a lungo termine, non limitandosi più a fare progetti mensili ed al massimo annuali, utili a evitare di far fallire l’azienda in poco tempo, ma letali per tenere un’azienda in piedi in un mondo che cambia rapidamente.
var addthis_config = {"data_track_clickback":false,"data_track_addressbar":false,"data_track_textcopy":false,"ui_atversion":"300"}; var addthis_product = 'wpp-3.5.8';