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Rihanna si tatua Iside sotto il seno. I significati della più antica dea della femminilità | Informazione
Rihanna si tatua Iside sotto il seno. I significati della più antica dea della femminilità Reviewed by Momizat on . Sta facendo il giro del mondo la foto postata su Twitter di Rihanna che mostra ai suoi fan il suo nuovo tatuaggio, dedicato alla memoria della nonna. Ma cosa ra Sta facendo il giro del mondo la foto postata su Twitter di Rihanna che mostra ai suoi fan il suo nuovo tatuaggio, dedicato alla memoria della nonna. Ma cosa ra Rating:
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Rihanna si tatua Iside sotto il seno. I significati della più antica dea della femminilità

Sta facendo il giro del mondo la foto postata su Twitter di Rihanna che mostra ai suoi fan il suo nuovo tatuaggio, dedicato alla memoria della nonna. Ma cosa rappresenta Iside e soprattutto, perché di tante divinità femminili la nota cantante ha scelto proprio lei? Noi abbiamo provato a raccoglierne alcune.

Secondo l’antica tradizione egizia, Iside era originaria del Delta del Nilo, è la grande Dea della maternità e della fertilità.
Forte dei suoi molteplici talenti e della sua magnificenza, Iside è altresì rivelatrice della forza di una donna che ama e del potere della sofferenza che tutto trasforma.
Iside dalle braccia alate, prima figlia di Nut, il cielo che tutto abbraccia, e del dio della piccola terra Geb, nacque nelle paludi del Nilo il primo giorno di uno dei primi anni della creazione.
Fin dal principio Iside rivolse un occhio benevolo sul popolo della terra, insegnando alle donne a macinare il grano, a filare il lino, a tessere e ad addomesticare gli uomini a sufficienza per riuscire a vivere con loro. La stessa Dea viveva col proprio fratello Osiride, dio delle acque del Nilo e della vegetazione che spunta dall’inondazione delle sue rive.
Una volta raggiunta l’età adulta, Iside andò in sposa al fratello Osiride. L’armonia che li circondava era tale che tutti ne rimanevano piacevolmente coinvolti. Le loro giornate scorrevano all’insegna del nutrimento del mondo; i poteri di Iside associati a quelli di Osiride facevano sì che il cibo scaturisse a profusione dal ricco suolo egiziano e dal fertile Nilo.

Il culto e la religione di Iside-Osiride fu molto lunga (migliaia di anni) e subì forti variazioni fra la forma antica, 3000 AC e la forma ellenistica con misteri e iniziazioni (500 AC, di cui abbiamo notizie da Plutarco).
Iside fu una delle divinità più famose di tutto il bacino del Mar Mediterraneo. Dall’epoca tolemaica la venerazione per la dea, simbolo di sposa e madre e protettrice dei naviganti, si diffuse nel mondo ellenistico, fino a Roma. Da qui il suo culto, diventato misterico per i legami della dea con il mondo ultraterreno e nonostante all’inizio fosse ostacolato, dilagò in tutto l’impero romano.
Quando era nata in egitto, il nome della Dea era Au Set che significa regina eccellente o semplicemente spirito. Ma i greci colonizzatori alterarono la pronuncia fino a farne il nome familiare Iside, un nome che venne usato per generazioni allorchè il culto della Dea si diffuse dal delta del Nilo alle rive del Reno. Come Ishtar, anche Iside assume le identità di dee minori finchè fu riverita come la Dea universale della cui femminilità totale le altre dee rappresentavano solo dei singoli aspetti.
Essa divenne la signora dai diecimila nomi il cui vero nome era Iside.
Poi crebbe diventando Iside panthea (tutte le dee).
Durante il suo sviluppo nell’ impero romano il culto di Iside si contraddistinse per processioni e feste in onore della dea molto festose e ricche. Le sacerdotesse della dea vestivano solitamente in bianco e si adornavano di fiori; a Roma, probabilmente a frutto dell’ influenza del culto autoctono di Vesta, dedicavano talvolta la loro castita’ alla dea Iside.
Nella forma più antica invece, Osiride era la Luna e Iside la natura, Urikkitu, la Verde. Ma in seguito essa divenne la luna – sorella, madre e sposa del dio della luna.
Iside, La luna, è anche Madre Natura, che è sia buona che cattiva. Tollera tutte le cose, proprio come nel mito non permette a Hor di distruggere fino in fondo il Tifone-Set, in quanto crescita e decadenza sono le componenti inevitabili della natura.
Iside viene mostrata mentre decreta che non potrebbe esserci armonia perpetua, se il bene fosse sempre nell’ascendente. Essa, al contrario, delibera che vi sia sempre un conflitto fra le potenze della crescita e quelle della distruzione.
Iside aveva due aspetti: Natura e Luna. Essa era la madre, la creatrice, la nutrice di tutto, ed era anche la distruttrice.
Il suo nome, Iside, significa antico ed era chiamata anche Maat, che significa Conoscenza o Sapienza. l velo colorato di Iside è simile al velo di Maya di cui parla la filosofia indiana. Esso rappresenta le molteplici forme della natura nelle quali è rivestito lo spirito.
L’idea è che lo Spirito Creativo si rivestì in forme materiali di grande diversità e che l’intero universo che noi conosciamo fu fatto in questo modo, è cioè la manifestazione, sotto forma materiale, dello spirito del Creatore.
Plutarco disse : Iside è il principio femminile della natura e quello che è in grado di ricevere tutto ciò che è creato; a causa di ciò è stata chiamata “Nutrice “ e “Omni-ricevente” da Platone…

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