VOCI UMANE – I Fratelli Judica Cordiglia: una passione “pericolosa”. Parte Quarta (Torre Bert).
Dal bip bip dello Sputnik alla voce umana: Achille e Giambattista hanno ascoltato anche quella dei cosmonauti che non sono più tornati. Ma sono sempre loro ad ascoltare per primi, in tutta Europa, il 12 aprile 1961, la voce di Yurij Gagarin, il “primo” uomo ad andare nello spazio. Un successo per il blocco comunista… ma anche una storia che nasconde risvolti tragici e amari. Racconta Giambattista: “Eravamo tesi ed emozionati, cercavamo la frequenza di trasmissione ma non riuscivamo a trovarla. Col passare delle ore le tazzine delle caffè si ammucchiavano sempre di più sul nostro tavolo. Finalmente”, continua Achille, “ascoltiamo la voce di un uomo. E’ quella di un Russo. Appare e scompare. Poi torna con gran chiarezza. E’ Yurij Gagarin…”.
Ma per il successo di uno, quanti uomini hanno perso la vita? Quanti sono stati i cosmonauti che Mosca non ha mai voluto ammettere di aver perso in volo? I dati offerti dai fratelli Judica Cordiglia (dati chiaramente non ufficiali ma che presentano una stima interessante) parlano di circa 13 o 14 voli che non si sono conclusi felicemente e su cui avrebbero potuto essere presenti uno o più astronauti. Un rapporto segreto del controspionaggio americano del 1962, che avvalora le tesi dei fratelli torinesi, informa che i decessi dei cosmonauti sovietici precedenti alla missione di Gagarin sarebbero stati ben 6. Mosca però non confermerà mai numeri e nomi.
Ormai le apparecchiature occupano tutta la stanza da letto dell’appartamento dei genitori e la terrazza del palazzo non offre più spazio sufficiente per impiantare le antenne che servono per l’ascolto. Così Achille e Giambattista decidono di cercare una nuova sistemazione. La scelta cade su un vecchio bunker abbandonato, adagiato sulle colline appena fuori dalla città di Torino. Con molta fatica e con pochi mezzi finanziari, i fratelli Judica Cordiglia riescono a realizzare il loro sogno: nasce Torre Bert. Gli ascolti di messaggi provenienti dallo spazio nel periodo tra il 16 e il 21 maggio del 1961 sono di quelli da far drizzare i capelli. In orbita dovrebbero esserci due astronavi con tre cosmonauti a bordo: due uomini e una donna.
Nel corso dei giorni, Achille e Giambattista, nella nuova postazione di Torre Bert e insieme alla preziosa collaborazione della sorella Maria Teresa (che aveva imparato il russo per poterli aiutare nella traduzione immediata dei messaggi), ascoltano le comunicazioni tra i cosmonauti e la base in Unione Sovietica. Continua…
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