Il casco di Dio, cosa c’è nella nostra mente? Parte uno
Michael Persinger è nato nel 1945 a Jacksonville, Florida, ha seguito i suoi studi primari in Virginia, Maryland e Wisconsis, trasferendosi successivamente al Carroll College. Attualmente insegna neuroscienze del comportamento presso il Dipartimento di Psicologia della Laurentian University di Sudbory (Canada). Ha pubblicato più di 200 articoli scientifici e numerosi libri sul rapporto tra cervello e comportamento.
Il neuroscienziato statunitense ha dimostrato come alcuni stati allucinatori e visioni mistiche possano essere spiegate e soprattutto ricreate stimolando zone particolari del cervello. Tramite l’uso di uno speciale casco da lui ideato in grado di creare deboli campi magnetici nella zona del lobo temporale ha osservato come l’80% dei soggetti posti in una stanza totalmente buia abbiano avuto sensazioni di presenze e vere e proprie visioni intorno a loro. C’è chi parla di facce distorte, di presenze alle spalle e cose del genere.
Il neuroscienziato statunitense, Attraverso il casco, ribattezzato il “Casco di Dio” è convinto che le esperienze religiose, mistiche, o le apparizioni siano frutto di anomalie del campo magnetico terrestre. Così si potrebbero considerare certi luoghi della terra “speciali” a causa delle alterazioni elettromagnetiche.
Le indagini di Persinger mettono in rapporto in maniera originale, e su basi rigorosamente scientifiche, i fenomeni geofisici e alcuni stati alterati di coscienza. Essi permettono anche di considerare sotto una nuova luce alcuni luoghi considerati “sacri”, dove sacerdoti e veggenti si ritiravano per avere visioni in grado di far loro intravedere eventi futuri. Spesso in tali luoghi si rilevano sensibili modificazioni del campo magnetico terrestre.
Si potrebbe mettere in relazione gli studi di Garaiev e del suo team (vedi il DNA spazzatura e i campi di torsione) dove si evince che il DNA “apre dei fori nello spazio-tempo” creando “cunicoli magnetizzati” nel tessuto dello spazio detti anche “campi di torsione” o “vortici”.
Il DNA attrae informazioni da tunnel che collegano aree completamente diverse dell’universo e attraverso cui si possono trasmettere informazioni al di fuori dello spazio e del tempo, e le trasmette alla nostra coscienza, processo che molti di noi chiama “intuito”.
continua…
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