Atlantide: solo una leggenda? – Parte Seconda
San Giacomo Maggiore, così chiamato nel Vangelo secondo Luca per distinguerlo dall’omonimo apostolo detto il Minore, è uno dei cosiddetti “Figli del Tuono”. Insieme a Giovanni, era tra gli apostoli più vicini a Gesù. Nei dodici anni che seguirono la morte di Cristo, Giacomo predicò in Spagna, per poi morire a Gerusalemme nel 42, fatto decapitare da Erode Agrippa.
Secondo quanto tramandato dalle cronache, il sepolcro contenente le spoglie del santo, portate dalla Palestina fino alla penisola iberica dopo il martirio, fu scoperto in seguito a una visione luminosa dell’eremita Paio, chiamato anche Pelayo, il cui nome significa “uomo del mare”.
La storia narra che un giorno, l’anacoreta, vide alcune luci danzare sopra una fitta vegetazione: avvicinatosi scoprì, nascosto da secoli tra gli arbusti, un piccolo mausoleo. Il vescovo Teodomiro, avvisato di tale prodigio, si recò sul posto dove, in seguito all’apertura della tomba, furono rinvenuti i resti dell’apostolo.
Dopo questo evento miracoloso il luogo venne denominato campus stellae (“campo di stelle”), dal quale deriva l’attuale nome di Compostela, oggi, appunto, Santiago de Compostela. Ben presto si aprì una strada di pellegrinaggio, e qui storia e leggenda cominciano a intrecciarsi con fili sempre più stretti. Uno di questi fili si chiama Pelayo, la cui figura ci ricorda i misteriosi “portatori di civiltà” di cui parlano le leggende di molti antichi popoli. Un altro filo porta invece il nome di Carlo Magno… Infatti, per pubblicizzare il pellegrinaggio, si fece quella che oggi chiameremmo un’operazione di marketing, ovvero si sfruttò la fama del grande imperatore francese.
Anche se il sovrano probabilmente a Compostela non mise mai piede, la connessione con il pellegrinaggio era talmente assodata che sul suo sarcofago venne rappresentata la direzione di Compostela con due scie di stelle. Queste ultime, secondo una recente teoria, potrebbero nascondere una storia segreta con implicazioni geografiche sorprendenti, visto che la coppia di linee di stelle sul sarcofago di Carlo Magno esisterebbe anche nella realtà. Continua…
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