Arriva Petrus Romanus? Ecco una lista dei “papabili”

“Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia“.

Così si conclude la “profezia sui papi” di Malachia, arcivescovo di Armagh nato nel 1094 e venerato come Santo dalla Chiesa Cattolica;  diversi miracoli gli furono attribuiti e molti fedeli gli furono devoti ma ciò che più lo ha caratterizzato nel corso della storia sono le sue previsioni riguardanti l’identità e la successione di 112 papi eletti partendo da Celestino II (eletto nel 1143) attraverso piccole frasi o “indizi” che li descrivono uno ad uno.

Benedetto XVI risulta essere il papa numero 111 ed è stato descritto come «Gloriae Olivae». Tale definizione riguarda proprio il nome scelto da Ratzinger. Difatti “Benedetto” glorificherebbe l’ordine dei Benedettini e il ramoscello di ulivo (simbolo della pace), stemma al quale il papa è consacrato.

Secondo Malachia il successore di Ratzinger sarà l’ultimo Papa, il cui pontificato finirà con la distruzione di Roma e con il giudizio universale e viene descritto come <<Petrus Romanus>>.

Può sembrare follia ma non si può non far caso alla precisione di queste piccole frasi tenendo conto anche del periodo in cui sono state redatte (chi vuole approfondire l’argomento può farlo con l’aiuto di un semplice motore di ricerca sul web) e con un Ratzinger che abdicherà giorno 28/2 (giorno tra l’altro della festività di San Romano) proprio nel periodo in cui le indagini sul potere economico-politico-religioso del Vaticano stanno aprendo il VASO DI PANDORA in cui verrà trovato l’orrore di ogni iniquità compiuta nei secoli, di ogni corruzione senza limiti, di ogni illegalità e complotto occulto, nonchè il sangue di TUTTI i quelli uccisi sulla terra! – (Ap. 18:24).

Contando poi che una dittatura europeista TRAVESTITA da democrazia ha preso il potere per controllare ogni cittadino più di quanto il KGB, la STASI, la CIA avessero mai sognato in passato con l’aiuto del nuovo euro che uscirà ad aprile, che verrà svalutato in maniera pesante provocando ulteriori problemi di tenuta economica in zona eurolandia l’istinto immediato è quello di avvicinare le mani alle gonadi per stringerle con forza, ma lasciamo da parte le umane emozioni e facciamo un piccolo elenco dei possibili successori di <<De Gloriae Olivae>>:

Wilfrid Fox Napier, arcivescovo sudafricano di Durban e francescano.

Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso

Odilo Pedro Scherer, Cardinale presbitero di Sant’Andrea al Quirinale e Arcivescovo di San Paolo del Brasile.

Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India)

Timothy Michael Dolan, arcivescovo di New York e presidente della Conferenza Episcopale Statunitense, recentemente coinvolto come testimone nell’inchiesta sui casi di pedofilia di Milwaukee.

Luis Antonio Gokim Tagle, Arcivescovo di Manila (Filippine).

Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires e Primate d’Argentina Ordinario per i Fedeli di Rito Orientale in Argentina.

Angelo Sodano, Decano del Sacro Collegio

E per concludere, colui che si può considerare il più grande oppositore di Ratzinger e probabilmente egli stesso è coinvolto nella sua abdicazione:

Tarcisio PIETRO Evasio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, Presidente della Commissione Interdicasteriale per le Chiese Particolari, Presidente della Commissione Interdicasteriale per le Chiese dell’Est Europa, Camerlengo della Camera Apostolica Incarichi ricoperti Arcivescovo di Vercelli, Arcivescovo di Genova.

Tarciso PIETRO Evasio Bertone,  Segretario di Stato Vaticano, Presidente della Commissione Interdicasteriale per le Chiese Particolari, Presidente della Commissione Interdicasteriale per le Chiese dell’Est Europa, Camerlengo della Camera Apostolica Incarichi ricoperti Arcivescovo di Vercelli, Arcivescovo di Genova. N.B. nato a ROMANO Canavese

 E’ tutto, non ci resta che aspettare qualche giorno e sperare che Malachia abbia sbagliato sull’ultimo nome.