Aviaria, un nuovo ceppo terrorizza Shangai
Da qualche giorno in Asia non si parla d’altro, il governo vietnamita ha vietato l’importazione di polli dalla Cina ed oggi il governo è dovuto correre ai ripari chiudendo il più grande mercato di carni di Shangai, la Venezia d’Oriente, una delle città più ricche e popolose del mondo e dello sterminato paese cinese. A preoccupare l’OMS è la notizia della trasmissione diretta tra esseri umani del virus H7N9, il virus dell’aviaria che potrebbe già essere mutato.
La notizia è stata avvertita anche nella vicina borsa di Hong Kong dove gli indici hanno risentito della notizia, specialmente i titoli delle compagnie aeree in servizio in Cina che temono ripercussioni a cascata. Nel Web anche in Cina si è parlato apertamente di poca attenzione da parte delle autorità che al posto di censurare le voci, hanno preferito mettere in moto l’imponente macchina di controllo per circoscrivere l’area di contagio e tenere sotto controllo nuovi possibili contagi.
I morti accertati al momento sarebbero 7, ma a preoccupare è proprio il nuovo tipo di virus che potrebbe creare in breve tempo una vera e propria epidemia mortale, data la rapidità di azione del virus, solitamente trasmesso direttamente dal pollame all’uomo a causa di scarse condizioni igieniche e dalla vicinanza tra il bestiame e l’uomo, con malattie innocue per una specie che possono risultare letali per un’altra.
Al momento la profilassi nota dovrebbe permettere di circoscrivere questo nuovo focolare all’interno di confini ben circoscritti, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già sul posto un team pronto a monitorare la situazione e ad avviare quelle procedure mirate ad evitare pandemie.
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