Diretta elezioni dal Quirinale
Bersani e Berlusconi convergono verso il nome di Franco Marini, ex sindacalista, cattolico, ex DC e trombato alle ultime elezioni nel suo collegio in Abruzzo. Non votato dai renziani, la linea Bersani spacca a metà il partito. Nelle indicazioni di voto finali, SEL si allinea al Movimento Cinque Stelle e dovrebbe votare Rodotà sin dal primo scrutinio. Attendono in panchina Massimo D’Alema e Luciano Violante, pronti a rientrare in pista in caso di stallo. Al primo scrutinio Marini non raggiunge il quorum, mentre al secondo si voterà scheda bianca, in attesa di nuovi accordi tra i partiti entro la notte successiva. In difficoltà Bersani che nella notte tra il 18 ed il 19 aprile, riesce a  far convergere i voti del centrosinistra su Romano Prodi. Mario Monti prende invece lo spunto da Roberto Saviano per proporre Annamaria Cancellieri, facendo un appello alle donne in Parlamento per tentare di spaccare ulteriormente sul voto.
Dopo il quarto scrutinio, Prodi viene affondato anche dal PD. Si va verso una elezioni di Rodotà , ma Bersani potrebbe pagare la sua ostinazione. Nella serata del 19 aprile, saltano la Bindi e Bersani. Dopo la votazione del Presidente della Repubblica, si dimetteranno mentre è caos totale. Berlusconi propone il nome di Napolitano, arrivando a raccogliere i consensi quasi unanimi dei partiti che partecipano al voto. SEL si sfila e continua a votare Rodotà con il Movimento Cinque Stelle.
Al sesto scrutinio vince Napolitano con voti, mentre Rodotà cerca di invitare alla calma, cercando di abbassare i toni dopo l’annuncio della manifestazione spontanea di Grillo a Roma che sta concentrando una delusione palpabile in tutta Italia e che potrebbe sfociare in capannelli spontanei di protesta lungo tutta la penisola.
Aggiornamento sesta votazione
Ore 18:45: Finita la sesta votazione, questi i risultati definitivi: Napolitano 738 voti, Rodotà 217, Altri 19, Bianche 10, Nulle 12. Una decina di voti del PD sono andati a RodotÃ
Ore 18:18: Napolitano è il primo Presidente della Repubblica eletto per la seconda volta nella storia della Repubblica Italiana
Ore 18:15: Mancano 6 voti alla rielezione di Napolitano, applausi scroscianti e bagarre in aula all’urlo di “buffoni buffoni”. Il Parlamento spaccato rappresenta il paese
Ore 18:04: Rodotà invita ad abbassare i toni, il dissenso va espresso nelle sedi istituzionali, le decisioni del Parlamento sono sempre democratiche
Ore 17:56: Napolitano aumenta il suo vantaggio a 130 votiÂ
Ore 17:53: Il vantaggio aumenta a 100 voti nei confronti di RodotÃ
Ore 17:51: Crescono i voti per Napolitano, il vantaggio si allarga a 80 voti
Ore 17:49:  Dopo le prime 100 schede, il vantaggio di Napolitano è di 60 voti
Ore 17:45: L’ex ministro Barca, Cofferati, Epifani, sono solo alcuni dei nomi del PD che hanno pubblicamente invitato a votare per RodotÃ
Ore 17:43: Si è chiusa la sesta votazione. Inizia lo spoglio decisivo
Ore 17:41: Vendola invita Grillo a misurare i toni, mentre Laura Puppato, candidata alle primarie, voterà per Rodotà . Notizia poi smentita
Ore 16:43: Conti alla mano, Napolitano parte da 340 voti sicuri. Bastano 164 voti provenienti dal PD
Ore 16:28 “Ci sono momenti decisivi nella storia di una Nazione. Oggi, 20 aprile 2013, è uno di quelli. Sto andando a Roma. Sarò davanti a Montecitorio stasera. Rimarrò per tutto il tempo necessario. Dobbiamo essere milioni. Non lasciatemi solo o con quattro gatti. Di più non posso fare. Qui o si fa la democrazia o si muore come Paese“. Questo il messaggio lanciato da Beppe Grillo dal web
Ore 16:22: Fratelli d’Italia, guidati da La Russa, non voteranno Napolitano per lanciare un segnale di cambiamento forte. Si tratta della prima vera “spallata” alla linea trionfante di Berlusconi, anche se si tratta di una defezione di soli 9 voti, ma si vedono crepe evidenti nel sì a Napolitano
Ore 16:15: Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, invoca il voto per Rodotà e causa uno sfogo in diretta degli altri dirigenti del PD che davanti le telecamere continuano ad accusarsi a vicenda di irresponsabilitÃ
Ore 16:09: Grillo in arrivo su Roma, manifestazione lampo proprio davanti Montecitorio
Ore 15:58:  Nelle discussioni parlamentari, si parla già di quali nomi piazzare nel governo scelto da Napolitano, come se l’elezione fosse già avvenuta
Ore 15:35: Per Napolitano si attende un massimo di 750 voti, solo un cataclisma potrebbe fargli mancare altri 250 voti. La riconferma di Napolitano è quasi certa
Ore 15:18: Se Napolitano sarà impallinato dai franchi tiratori, cosa quasi impossibile, porterebbe la candidatura di Rodotà ad una drammatica e furiosa crescita. Mentre gli altri infatti hanno cambiato costantemente il loro candidato, l’asse generato dal Movimento Cinque Stelle ha tenuto sin dall’inizio
Ore 15:14: Prima incrinatura, SEL voterà per Rodotà con il Movimento Cinque Stelle
Ore 15:00: Sta per partire quella che si annuncia come l’ultima votazione possibile
Ore 14:20: Sarà Giorgio Napolitano a succedere a Giorgio Napolitano, ad una serie di condizioni, tra cui un governo di coalizione ed un incarico che permetta a lui di lasciare la carica non appena la situazione sarà migliorata
Aggiornamento quinta votazione
Ore 13:57: Parte da Berlusconi la proposta di un Napolitano bis, Bersani e buona parte del PD si accoda, ignorata la proposta di RodotÃ
Ore 13:18: Votazione chiusa, Rodotà prende 210 voti, secondo Napolitano a 20. Si lavora per una sua candidatura bis
Ore 10:52: Berlusconi lavora attivamente alla proposta di un Napolitano bis, proposta che metterebbe d’accordo una maggioranza ma che al momento non sarebbe accettata dal diretto interessato, convinto che occorra un cambiamento per aprire una nuova fase
Ore 10:00: sono cominciate le operazioni di voto, l’indicazione è scheda bianca per PD, Lega e Scelta Civica, il PDL non partecipa, mentre SEL e Movimento Cinque Stelle, chiedono di convergere su RodotÃ
Aggiornamenti quarta votazione
Ore 18:53: Finito il conteggio, Prodi 395 voti, Rodotà 213, Cancellieri 78, Altri 26, Bianche 15. Sono circa 101 i franchi tiratori nel centrosinistra.
Ore 18:48: Prodi, nonostante gli applausi presi dal direttivo del PD, è stato impallinato dai suoi che continuano a disattendere le decisioni di Bersani. A questo punto, il nome di Rodotà , se sostenuto, lo porterebbe al Quirinale ma costerebbe il posto al segretario del PD
Ore 18:46: Molti più voti per Rodotà di quanto ci si aspettasse. La candidatura di Prodi potrebbe è stata bruciata
Ore 18:35: Spunta anche il “divo” Giulio Andreotti tra i voti del quarto scrutinio, mentre Prodi al momento ha il doppio delle preferenze di RodotÃ
Ore 18:26 Dall’andamento dei voti, questa consultazione servirà a capire esclusivamente se Prodi può essere un candidato valido o meno. Rodotà è distaccato, ma è sempre stato il secondo nome presente fino ad ora
Ore 18:22: è appena cominciato lo spoglio dei voti, occorre la maggioranza di almeno 504 voti
Ore 15:51: protesta spontanea di alcuni onorevoli del PDL, capeggiati da Alessandra Mussolini, al grido di “No a Prodi” e striscioni di protesta
Ore 15:30: comincia la quarta votazione, da questo momento basterà la maggioranza semplice di 504 elettori
Ore 15:21: Berlusconi annuncia il suo no categorico a Prodi. Il PDL potrebbe convergere sulla Cancellieri o uscire un’altra candidatura a sorpresa
Ore 14:14: La quarta votazione è prevista per le 15:30
Aggiornamenti terza votazione
Ore 13:58: La strategia del Movimento Cinque Stelle è il logoramento. Non sembra possibile un accordo sui candidati attualmente presenti in campo
Ore 13:39: Finito lo spoglio, si ottiene un dato importante. Senza l’accordo con Monti, Prodi non passa. Ecco il risultato della terza votazione: Rodotà 249 voti, D’Alema 34, Prodi 22, Napolitano 12, Cancellieri 9, Altri 109, Schede bianche 465
Ore 13:19: la riunione del PD ha compattato le varie correnti sul nome univoco di Romano Prodi. Si attende la quarta votazione per capire se questa nuova linea può risultare vincente.
Ore 13:03: la votazione sarà interlocutoria, si preferisce non bruciare il nome di Prodi mentre fuori da Montecitorio continua la protesta organizzata a favore di RodotÃ
Ore 12:54: inizia lo spoglio
Ore 12:34; Annamaria Cancellieri candidata per Scelta Civica convince il PDL, Bersani vira su Romano Prodi
Aggiornamenti seconda votazione
Ore 18:52: Si conclude la seconda votazione, Rodotà 230 voti, Chiamparino 91, D’Alema 36, Marini 15, Altri 139, Schede bianche 418
Ore 18:35: Bersani prende atto di un cambio di passo. Stanotte, si annuncia una riunione infuocata Ore 18:24: A metà spoglio, le schede bianche in vantaggio su Rodotà Ore 18:05: è iniziato il conteggio delle schede, Rodotà lotta contro le schede bianche
Ore 17:50: In serata, Bersani e Renzi si incontreranno durante il prossimo incontro del PD, previsto per stasera
Ore 17:37: Bersani avrebbe chiesto a Marini un passo indietro, ma il politico abruzzese si è rifiutato, in attesa del quarto scrutinio
Ore 17:33: La Lega Nord non partecipa né alla seconda né alla terza votazione
Ore 16:58: Anna Maria Bernini del PDL, chiede che il PD si rimetta in pace con sé stesso. Occorre fare in fretta, la buona politica è quella che interpreta le esigenze del paese in tempi ragionevoli. Ormai sono tutti schierati contro Bersani.
Ore 16:53: Nichi Vendola chiede convergenza tra la voce del paese ed il palazzo, non tra nomenclature. Non è l’epoca in cui possono dominare gli strateghi della tattica. Il disorientamento non è tra i nostri elettori, ma nei vertici.
Ore 16:45: I renziani puntano a creare un consenso attorno all’ex sindaco Sergio Chiamparino o un nome al di fuori della rosa attuale
Ore 16:38: Se il PD vira verso la scelta di Rodotà , non potrà contare sui voti di Scelta Civica
Ore 16:14: Senza alcuna novità , anche la terza votazione potrebbe portare ad una pioggia di schede bianche. Angelino Alfano chiede un accordo condiviso direttamente alla quarta votazione. Ore 16:13: Si annuncia una pioggia di schede bianche. Difficilmente, si riproporrà il nome di Marini. Discussioni convulse nel PD, unica forza politica spaccata sul voto
Ore 15:34: Si procede verso la seconda votazione, posizioni ancora ferme ai nastri di partenza
Aggiornamenti prima votazione
Ore 13:58: Nonostante non abbia raggiunto il quorum a primo turno, il nome di Marini potrebbe agevolmente essere eletto al quarto scrutinio.
Ore 13:45: Marini non raggiunge il quorum. Adesso, si fa avanti il nome di Rodotà ma rientrano in pista altri nomi
Ore 13:40: Dai voti non allineati, emerge una certa linea a favore dell’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, forse votato dai renziani
Ore 13:31: Guido Crosetto smentisce Berlusconi. Marini non sarà eletto per colpa del PD, in altri tempi Bersani si sarebbe dovuto dimettere
Ore 13:29: Berlusconi si dice certo dell’elezioni di Marini
Ore 13:22: Dall’andamento dei voti provenienti dallo scrutinio, Marini ha il doppio dei voti di Rodotà che però pareggerebbe subito il conto nel caso in cui arrivassero i voti delle schede bianche.
Ore 13:14: Tra i nomi che escono durante lo spoglio, spuntano quelli di Franco Marini, Stefano Rodotà , Massimo D’Alema, Giorgio Napolitano, Gandhi, Raffaello Mascietti, Emma Bonino, Sergio Chiamparino, Romano Prodi, Mario Monti
Ore 13:07: E’ iniziato lo spoglio delle schede Ore 13:04: Renzi conferma come Marini non sia il candidato migliore ma prende tempo, i suoi parlamentari lasciano la scheda bianca, mentre Grillo durante un comizio indica Marini figlio della scelta di Berlusconi. Fuori dall’aula, grillini e popolo del centrosinistra urla e protesta in favore di RodotÃ
Ore 12:45: il nome non uscirà al primo scrutinio. Dalla prima consultazione, usciranno una serie di nomi che servono da indicazioni per le prossime consultazioni
Ore 12:37: voci vicine al segretario del PD ma non confermate, parlano di un accordo per “bruciare” nei primi due scrutini il nome di Marini e portare “in carrozza” il nome di D’Alema
Diretta delle votazioni
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