Giorgio Napolitano II, la sconfitta dei partiti

E’ la vittoria di Berlusconi, la sconfitta totale del PD, ecco il comunicato ufficiale: 

 

Nella consapevolezza delle ragioni che mi sono state rappresentate, e nel rispetto delle personalità finora sottopostesi al voto per l’elezione del nuovo Capo dello Stato, ritengo di dover offrire la disponibilità che mi è stata richiesta. Naturalmente, nei colloqui di questa mattina, non si è discusso di argomenti estranei al tema dell’elezione del Presidente della Repubblica. Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un’assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità.

 Roma, 20 aprile 2013

E’ inevitabile che l’accordo che porta a Napolitano costringerà i partiti a creare un governo di coalizione tra PD e PDL, con un governo scelto da Napolitano. Una “toppa” che avvia una vera e propria repubblica presidenziale de facto, con l’impegno da parte di Napolitano di lasciare il Quirinale solo quando la situazione si sarà normalizzata.

Il vero problema è che la situazione, non si potrà mai normalizzare. La storia insegna che intrapresa una strada, non si torna più indietro. Napolitano, al pari di Cesare, è il primo di una nuova serie di Presidenti della Repubblica che trasformeranno l’architettura della Repubblica Italiana.

Di fatto, l’Italia è già una Repubblica Presidenziale, la Terza Repubblica nasce sotto questa naturale evoluzione. Occorre adesso cambiare l’architettura costituzionale affinché siano i cittadini a scegliere direttamente il loro rappresentante. I candidati al Parlamento non sono stati scelti nominalmente e questi stessi candidati si sono arresi di fronte alla possibilità di eleggere Rodotà ed imprimere una svolta.

Napolitano ha fatto l’unica scelta possibile, staremo a vedere come nascerà la nuova Repubblica Presidenziale.