Finite le consultazioni, ecco la decisione di Napolitano
Dopo la terza consultazione dei tutti i gruppi parlamentari in 60 giorni, nel pieno dei suoi poteri, Giorgio Napolitano si appresta a presentare Enrico Letta come Presidente del Consiglio incaricato di trovare una maggioranza stabile in Parlamento. Enrico Letta, vicepresidente dimissionario del PD, nipote di Gianni Letta, noto braccio destro di Berlusconi, è anche uno dei pochi italiani a far parte del gruppo Bildeberg. Letta è anche membro di una serie di think tank insieme a Giuliano Amato nell’Aspen Institute:
Diretta dal Quirinale
Ho accettato l’incarico con riserva secondo la formula consuetudinaria. La situazione attuale è fragile e difficile, il paese sta aspettando un Governo, questa situazione non può più durare. Ho accettato questa responsabilità e la sento più forte delle mie spalle di reggerla, mi metto con determinazione al lavoro perché questo paese ha bisogno di risposte, specie quella parte che soffre per il lavoro che manca, il senso della povertà che cresce, il primo impegno è quello di dare risposta a questa emergenza. Il secondo tema è come dare risposte con una politica credibile. O si ritrova tutti credibilità , tutti insieme, o non c’è possibilità di risolverli da soli, con strumenti che solo la politica può avere, al fine che da questa vicenda cambi il sistema bicamerale attuale, ridurre il numero dei parlamentari. Mi appello alla responsabilità di tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché su questi temi della riforma su riduzione parlamentari, legge elettorale, dobbiamo farlo insieme. Tutto questo se l’Italia in Europa rimane ferma sulla sua direzione, per far cambiare la linea europea troppo statica sull’austerità . Svolgerò nella giornata di domani le consultazioni alla Camera dei Deputati e spero nel più breve tempo possibile di tornare al Quirinale. Un sentito grazie a Napolitano per aver creato le condizioni per provare in questo tentativo. Sul Governo vi dirò tutto se scioglierò la riserva, quando tornerò al Quirinale.
Mi limiterò ad esprimere poche parole di serenità perché si è aperta la possibilità di costruire un governo e si aperta la sola prospettiva possibile, ovvero quella della convergenza tra le maggiori forze che può assicurare la più larga maggioranza nei due rami del Parlamento. Ho ascoltato tutte le forze politiche, non sono state poste pregiudiziali circa il nome a cui dare l’incarico, specialmente dalle forze più predisposte, la mia scelta è caduta sull’onorevole Letta perché pur appartenendo ad una generazione giovane, almeno secondo gli standard italiani, ha acquisito una certa esperienza nel campo politico, culturale, voglio ricordare l’associazione guidata da Letta e fondata da Nino Andreatta ed è stato presente in numerosi fori europei ed internazionali. Si tratta di un profilo che serve al nostro paese, ho piena fiducia nello sforzo dell’onorevole Letta. E’ essenziale in questa fase che si affermi un clima di massimo rispetto reciproco tra le forze politiche impegnate alla costruzione di questo governo, si riconosca il ruolo che queste forze debbano avere, sappiamo qual è l’impegno preso dal PD e l’impegno categorico comunicatomi dal PDL per mezzo del presidente Berlusconi e spero anche in una collaborazione della stampa per favorire un clima di distensione.
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