Pedrosa c’è, Marquez sportella Lorenzo, Rossi spettatore

Pedrosa bollito, Pedrosa finito, Pedrosa in pensione. Pedrosa a Jerez risponde alle critiche facendo il vuoto dietro di sé, mentre Lorenzo da un’altra lezione a Marc Marquez, sempre aggressivo ma un po’ in pallone nel duello iniziale con il campione del mondo, nonostante sia in grado di fare le curve in piega su una ruota. Un marziano che Rossi si limita a guardare da debita distanza, mentre come ai bei tempi, l’ultimo giro manda all’aria l’articolo, le prime 4 righe di descrizione e soprattutto, ricorda molto quanto visto tra Rossi e Gibernau, qualche annetto fa.

Marquez ha una guida nervosissima, se Stoner usciva dalla moto per tenerla a terra, Marquez ha una dimestichezza con la moto quasi imbarazzante, lascia sul cordolo gomito e ginocchio, mentre da l’impressione di voler strafare a tutti i costi. La cosa bella per chi guarda da fuori è che al momento Marquez può anche prendere due curve larghe, ma è in grado di inforcare i suoi avversari in qualsiasi modo.

Il Dottor Rossi al momento è l’unico ad essere riuscito a regolare la foga del pilota spagnolo (a proposito, anche in MotoGp triplete spagnolo, ma quello, leggendo la lista piloti è quasi scontato) ma la sua storica difficoltà in partenza lo costringe a fare lo spettatore. Questa generazione di piloti parte a cannone ed è in grado di tenere testa a tutti, in qualsiasi modo.

Marquez prova a stringere la mano a Lorenzo che lo manda pacatamente a fare…altro. E c’è da capirlo, Marquez prende la traiettoria migliore, Lorenzo con rabbia ha provato a “sfondare” ma il ragazzo ha tenuto duro e con il secondo posto nel podio si è preso la testa del mondiale. Nelle retrovie Carl Crutchlow è sempre lì, lotta come un forsennato e battaglia con Bautista, mentre Dovizioso e Hayden fanno il loro campionato, tra l’ottavo ed il nono posto.

Lorenzo si mostra estremamente nervoso, il miglior allievo di Rossi rispetto al suo maestro non “cannibalizza” gli avversari, cerca di chiedere scusa a Lorenzo, batte il cinque con Pedrosa, vincitore della gara. Meno strafottente di Jorge, più estroso di Pedrosa e meno cattivo di Rossi, Marquez, per almeno una settimana, guarda tutti dal basso verso l’alto, con un Honda che a Jerez mostra un passo in più.

Prossima tappa a Le Mans in Francia, dove potrebbe esserci una gara bagnata in grado di mescolare le carte.