Il nuovo corso del Movimento Cinque Stelle
Dopo la batosta elettorale il Movimento Cinque Stelle cambia passo. Il primo vero contatto con la stampa arriva domenica con Roberto Fico da Lucia Annunziata, prosegue con la prima intervista del prossimo capogruppo alla Camera dei Deputati, Riccardo Nuti, rilasciata al TG3, il vicepresidente della Camera Luigi di Maio ad 8 e mezzo e si chiude, almeno nella giornata di ieri, con lo sbarco del senatore Nicola Morra a Piazza Pulita, in un clima ed in un ambiente considerato ostico, si è iniziato a sentir parlare di più di contenuti e un po’ meno di gossip. La strategia di Casaleggio e Grillo sta cambiando, l’attacco dai partiti si sta spostando direttamente sui giornalisti, rei di non raccontare il Movimento come è raccontato dall’interno ma al tempo stesso, visti i risultati allarmanti di maggio, cercano comunque di far vedere all’esterno l’esistenza di una pluralità al momento offuscata da Beppe Grillo.
Corrado Formigli come altri giornalisti hanno indagato e provato a raccontare il Movimento Cinque Stelle con i mezzi e gli strumenti classici del giornalismo ma la rabbia e la violenza contro cui si sono trovati è stata spiazzante ed allarmante. A tessere la trama di un rapporto cominciato malissimo e proseguito anche peggio, sono arrivate le parole del senatore Morra, abile a lasciar trasparire quello che già accade in piccolo e che in parte anche InformAzione ha vissuto in questi mesi.
C’è voglia di raccontare un paese che sta cambiando e in mezzo, si annida anche la voglia di cambiare un paese. Peter Gomez ricorda un vizio storico del nostro giornalismo, ovvero quello di mischiare le opinioni ai fatti concreti. E’ la stampa bellezza, almeno quella italiana. Questo paese è al 57esimo posto al mondo per la libertà di espressione dei suoi giornalisti perché non esistono editori puri e molto spesso, l’unica vera testata libera è quella senza padroni che si costituisce come una forma di cooperativa privata che vive solo degli abbonamenti dei propri lettori e di chi, li sostiene.
Un meccanismo che vale anche per InformAzione, dove più volte avrete letto cosa accade quando la politica non è una semplice raccolta di gossip, ma un’analisi, a volte spietata, del discorso politico, ma soprattutto, del racconto del mondo reale, sempre più distante dalle logiche di palazzo.
Dopo i corsi di comunicazione di Casaleggio il Movimento Cinque Stelle prova a mostrare il suo lato più giovane, dialogante e responsabile. Nelle parole di Di Maio che da vicepresidente alla Camera parla di come lui divida il suo appartamento con altri 4 colleghi c’è il racconto di una nuova classe politica che fatica a rimanere normale, ma deve imparare in fretta a muovere i meccanismi parlamentari.
Non si cambia paradigma sociale dall’oggi al domani, il Movimento Cinque Stelle è la prima vera ideologia di questo secolo, prevede una narrazione della realtà ed una dedizione simili a quelli di una setta, mira a stravolgere la società italiana ma come accaduto nel corso del secolo scorso, dovrà adattarsi ai tempi. Parlando con chi ha votato il Movimento Cinque Stelle ed oggi aspetta la lettera di licenziamento, viene chiesto di agire e fare in fretta, si rimprovera come mediare tra le altre forze in Parlamento non è “sporcarsi”, ma essere responsabili ed autorevoli.
Un nuovo corso è iniziato ma il secondo tempo di questa Terza Repubblica è ancora distante. All’orizzonte, ci aspetta un’estate rovente in cui le sorprese ed i sacrifici chiesti, continueranno ad aumentare.
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