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La polizia turca arresta avvocati e intima chiunque usi i social, i videoracconti | Informazione
La polizia turca arresta avvocati e intima chiunque usi i social, i videoracconti Reviewed by Momizat on . Lunedì 3 giugno le ultime parole scritte su facebook da "Abdullah Cömert", un giovane ragazzo turco che protestava contro la dittatura di Erdogan, gli amici lo Lunedì 3 giugno le ultime parole scritte su facebook da "Abdullah Cömert", un giovane ragazzo turco che protestava contro la dittatura di Erdogan, gli amici lo Rating:
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La polizia turca arresta avvocati e intima chiunque usi i social, i videoracconti

Lunedì 3 giugno le ultime parole scritte su facebook da “Abdullah Cömert”, un giovane ragazzo turco che protestava contro la dittatura di Erdogan, gli amici lo chiamavano “compagno”, non si può morire per delle idee, non si può reprimere e uccidere le persone solo perché la pensano diversamente da te, o solo perché manifestano per cose che la maggioranza del mondo reputa giuste. Abdullah è morto per difendere le sue idee. Queste le sue ultime parole:

 Ho dormito solo 5 ore in 3 giorni. Sono stato esposto innumerevoli volte al gas e sopravvissuto alla morte tre volte. E sapete che cosa dice la gente? Dicono: “Dai su, non è possibile salvare il paese. “Io dico:” Sì, lo faremo e moriremo se dobbiamo “. (sono così esausto, in 3 giorni ho bevuto bevanda energetica e 7 pillole di antidolorifico. Ho una voce rauca ma sarò in piazza alle 06:00, giusto in tempo per la rivoluzione).

In questi giorni la repressione del popolo turco continua, sottoposti per ore a gas e pestaggi. Minimo 24 blogger arrestati a Izmir, per i loro messaggi postati su twitter.

Martedì 11 giungo arrivano notizie di un’altra vittima, si chiamava Ethem Sarisülük, un lavoratore di 27 anni. E’ stato colpito alla testa e si è accasciato a terra. I suoi compagni hanno sventolato bandiere bianche perché fosse soccorso nell’immediato. Il video risale al primo giorno di protesta scoppiata ad Ankara, nel quartiere commerciale di Kizilay. Un poliziotto in tenuta antisommossa, dopo essersi scagliato su un gruppo di circa 20 manifestanti con bandiere e striscioni, si è sentito messo alle strette.

Così, ha estratto la pistola d’ordinanza e ha iniziato a sparare, verso l’alto. Nel frattempo però, veniva colpito un manifestante. A giudicare dalle immagini, non dallo stesso poliziotto che era lì, ma probabilmente da un agente lontano. Che, visto il collega in difficoltà, ha pensato bene di sparare a caso nella folla ad altezza d’uomo.

All’alba del dodicesimo giorno di proteste in Turchia, le forze dell’ordine hanno attaccano piazza Taksim disperdendo i manifestanti con cannoni ad acqua, granate assordanti e lacrimogeni. Non sono mancate le risposte della folla con bottiglie molotov e sassi.

Immagini consigliate ad un pubblico adulto. Potrebbero urtare la vostra sensibilità

Lo scontro ha innescato una guerriglia urbana che dura da ore, in allarme anche i manifestanti di Gezi Park, mentre il premier Erdogan annunciava “tolleranza zero” contro le proteste. Mercoledì 12 giugno ad Istanbul le forze di polizia attaccano da oltre 17 ore dentro e intorno Taksim, le persone stanno resistendo.
Quanti morti dovranno costare le dimissioni di Ergondan?

Istanbul, la polizia irrompe nel Palazzo di Giustizia e arresta giudici e avvocati che protestano:

Istanbul,  poche ore dopo che la polizia irrompe a piazza Taksim, con l’intento di strappare la zona franca del Gezi Park agli attivisti, al Palazzo di Giustizia ÇaÄŸlayan Adliyesi, un gruppo di avvocati organizza una protesta, in solidarietà ai manifestanti e in protesta all’intervento della polizia. Le forze dell’ordine, quindi, entrano nel palazzo di giustizia e negando qualsiasi possibilità di dialogo agli avvocati, trascinano uomini e donne avvocati, e giudici con ancora indosso le toghe, fuori dal Palazzo e li arrestano.

Molti avvocati si ribellano, rivendicando il loro diritto di protesta. Un avvocato, urla ai poliziotti  “Non potete farlo, siamo in democrazia ed è un nostro diritto protestare”, mentre altri avvocati sconvolti da tanta violenza urlano alla polizia “Non potete farlo!” Fuori altri manifestanti protestano e rivendicano l’intervento del Procuratore della Repubblica.

Al termine dello sgombero vengono fermati circa 70 avvocati, e di questi, 30 sono ancora trattenuti dalla polizia.

Ecco i video degli scontri

Polizia spara ad un manifestante:

Taksim – Gezi Park … il massacro:

La polizia turca disperde brutalmente chi protesta:

11/06/2013 – TAKSIM GEZI PARKI – uso di gas:

Abdullah C̦mert Рmorto in ospedale

03/06/2013 Рpersone che manifestano in ricordo di Abdullah C̦mert

Ragazzo Italiano in Turchia chiede aiuto “AIUTATECI! I MEDIA TACCIONO! VERGOGNA!”:

Immagini 11/06/2013:
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One Response to “La polizia turca arresta avvocati e intima chiunque usi i social, i videoracconti”

  1. tacchino in piedi resistenza tacchino, tacchino non vuole che il primo ministro del dittatore, folkloristici giovani è in gioco, nessuno è al sicuro, non la Turchia, ma la polizia sta attaccando il popolo di canali Turco Turchia, non è vero, perché il primo ministro ha paura

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