Ne servono sempre 4, arbitri contro, ma la difesa è un colabrodo, Italia 2-4 Brasile

Lo avevamo detto, per abbattere questa Italia occorrono almeno 4 gol, ma quanti errori in difesa. Promossi a pienissimi voti De Sciglio, Giaccherini, da rivedere la posizione di Marchisio, fuori forma, peccato per Abate, ottimo in fase di copertura sull’idolo di casa Neymar Jr, con Maggio che ha fatto il suo ma ha concesso troppo. La condizione fisica pian piano migliora, con questo Brasile avremmo potuto pareggiare 3 a 3 ad un certo punto, potevamo anche vincerla, dato che dietro il Brasile, non è veramente la corazzata di qualche anno fa.

Il modulo di Prandelli non funziona. Si deve aspettare l’episodio e Balotelli è troppo isolato, non c’è modo di far salire i centrocampisti e questo, inaridisce il gioco. Per certe partite, occorre fornire almeno un’altra punta, uno tra El Shaarawy, Giovinco o Gilardino, a secondo dei movimenti da fare, in modo da fornire più varietà offensiva. Dietro, con 8 gol presi in 3 partite, occorre che Buffon trovi maggiore serenità e concentrazione, tre gol presi sul proprio palo da proteggere, sono un pessimo segnale.

Nonostante tutto, le semifinali di Confederations Cup si annunciano esplosive. Di nuovo contro Italia e Spagna, con le Furie Rosse pronte a darci un’altra lezione di calcio, ma con l’interessante voglia da parte di questa squadra di vender cara la pelle. Sono quasi tutti reduci dalla finale di Kiev, anche senza le gambe a posto, la concentrazione sarà diversa.

Dall’altro lato però si troveranno di fronte Brasile ed Uruguay, non solo una partita. C’è il dramma de O’ Maracanaço da vendicare, in un momento in cui il clima, fuori dagli stadi, è incandescente. Inizia a farsi strada la possibilità di concludere la fase delle semifinali e delle finali negli USA, ma si tratterebbe di una sconfitta per tutti.

Prandelli ha 4 giorni per preparare la partita, ci si aspetta un’altra partita al cardiopalma. Questa squadra, nonostante tutto, ha la pelle dura ed occorrono più di 3 gol per abbatterla. Peccato che di fronte ci troviamo la migliore squadra al mondo, capace di farne quanti ne vuole e quando li vuole.