Negli Stati Uniti d’America, uccidono gli scrittori scomodi. Ecco cosa è successo lo scorso febbraio
Quante persone ancora dovranno morire? Gli Stati Uniti d’America affermano di essere il paese più democratico, invece portano distruzione e morte in tutto il mondo. In nome della democrazia uccidono donne e bambini e restano impuniti, appropriandosi delle risorse della nazione di turno attaccata. I forti dubbi sull’11 settembre che sia stato un attentato preparato dagli stessi Stati Uniti d’America. Il falso attentato di Boston dove hanno ucciso Tamerlan Tsarnaev 26 anni, arrestato vivo come dimostra il video della CNN e poi torturato e ucciso, dichiarando che era morto in un conflitto a fuoco. In un paese dove è in vigore la legge marziale in tempo di pace dal 16 marzo 2012 , dove hanno approvato a gennaio 2013 la legge che prevede entro 3 4 anni l’impianto del microchip RFID a tutti gli americani, dove esistono 800 campi di concentramento denominati campi FEMA che possono ospitare 16 milioni di persone, corredati di bare di plastica e forni crematori, in pratica in un paese sotto dittatura era inevitabile che succedessero episodi del genere. Chi parla e dice la verità è costretto a scappare per tutto il mondo, per evitare di essere ucciso come Julian Assange e Edward Snowden, chi è morto per difendere testimoni come Nicola Calipari “agente dei servizi segreti Italiani”, chi non è scappato come Phillip Marshal, è stato ucciso insieme ai figli di 14 e 17 anni nella propria abitazione con un colpo di pistola alla testa nel sonno. Questa è la democrazia degli Stati Uniti d’America, uccidere, depredare e spiare tutto il mondo.
Qui potete trovare le foto che dimostrano quello che hanno fatto a Tamerlan Tsarnaev, dopo averlo arrestato vivo:
Ecco quello che è successo i primi di febbraio 2013, fonte: http://www.examiner.com/article/9-11-conspiracy-theorist-philip-marshall-kills-his-2-children-dog-and-himself
Un ex ufficiale americano dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale ha rivelato che il giornalista investigativo Philip Marshall venne eliminato dalla CIA in una operazione coperta per impedirgli di divulgare la verità su questi attacchi.
Wayne Madsen, ex ufficiale della Us National Security Agency, lo ha spiegato in una trasmissione organizzata da Kevin Barrett, fondatore della “Muslim-Jewish-Christian Alliance” spiegando di essere giunto a questa conclusione a seguito di una serie di ricerche personali.
Philip Marshall, scrittore e giornalista investigativo, infatti, aveva scoperto che gli attentati dell’11 Settembre non erano esito di una operazione terroristica suicida. Il giornalista venne trovato morto nella sua abitazione insieme ai suoi figli, Micalia di 14 anni e Alex di 17 anni.
Ora secondo Madsen, la morte dubbia dei tre sarebbe stata in realtà una eliminazione mirata della Cia. Lo stesso Madsen, amico e collega di Marshall, spiega che quest’ultimo negli ultimi anni della sua vita aveva effettuato molte ricerche sull’11 Settembre giungendo alla conclusione che la mente dietro agli attacchi era George Walker Bush in persona che li usò come uno strumento per effettuare un colpo di stato.
Madsen ha spiegato che la scena dell’orrendo crimine della Cia è stata ripulita ad arte da professionisti.
In una recente intervista con Press TV, anche Kevin Barrett aveva affermato “Che Philip Marshall aveva ottenuto un qualche materiale esplosivo sull’11 Settembre che aveva intenzione di pubblicare nel suo prossimo libro”.
Fonte: http://www.presstv.ir/detail/2013/03/03/291728/cia-killed-911-author-in-black-ops-hit/
Reportage di RaiNews24 – Fallujah – La strage nascosta. “uso di fosforo bianco su civili”
Video CNN arresto in diretta di Tamerlan Tsarnaev preso vivo:
I ribelli siriani usano armi americane:
Campi di concentramento FEMA, bare oggetto di indagine:
Boston attentato falso, ecco le prove:
Legge marziale in vigore negli Stati Uniti D’America da venerdì 16 marzo 2012:
Microchip RFID obbligatorio negli USA nel 2013: