Berlusconi ed i berluscones: come si snoderà la vicenda

Eravamo sicuri che lo spettacolo dopo la sentenza della Cassazione non sarebbe mancato, oggi dovremmo raggiungere il picco con la manifestazione del PDL a tutela del suo leader e che sostanzialmente, mette al centro del tavolo come una formazione politica non accetti completamente il giudizio della magistratura solo perché sfavorevole a Berlusconi. La sparata di ieri di Bondi verso il Quirinale da sola vale l’intero prezzo del biglietto di questo immenso circo che ci porteremo avanti fino ad ottobre. Per chi se la fosse persa, Sandro Bondi ha paventato una vera e propria guerra civile se il Quirinale non avesse graziato Berlusconi, dal Quirinale hanno risposto cercando di ricordare che la grazia non può essere concessa ha chi altri processi in corso, invitando a moderare i toni e come tutta risposta, Bondi ha sonoramente mandato a fanc*** il Quirinale.

E se la classe (o la grazia, in questo caso) non è acqua , a far capire che aria tira c’ah pensato ieri Mara Carfagna al tg La 7, sfoderando per prima il motivo che gli italiani sentiranno martellare, con ogni mezzo possibile, da qui fino ad ottobre, quando verosimilmente la sentenza della Corte d’Appello sarà esecutiva, il Senato avrà votato per togliere l’immunità parlamentare a Berlusconi (non dopo una sua arringa da applausi, ovvio) ed il Cavaliere avrà scelto se rimanere ai domiciliari o pulire i cessi dei meno fortunati o qualche altra sadica missione sociale “inflitta” dall’ennesimo giudice donna che deciderà cosa far fare per un anno buono a Silvio Berlusconi.

Per far capire quanto è potente il frastuono della sentenza Berlusconi e dare una misura del corto-circuito che il nostro sistema informativo subisce appena la parola Berlusconi irrompe nell’attualità politica, basti pensare che solo nell’ultima settimana di agosto fino ad ora, il Governo si è riunito 3 volte, ha sbloccato i fondi CIPE, ha nominato il nuovo capo per la giustizia minorile, il recepimento delle nuove norme di delegazione europea attivo dal 24 dicembre 2012 ed il decreto legge “Valore Cultura”, non solo per risollevare Pompei, ma anche per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo. In linea con l’allerta lanciato dalle ambasciate americane per possibili attacchi terroristici in Medio Oriente e di violenze tra Siria, Tunisia ed Egitto, è stato anche attivato il Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica che si è avvalso delle informazioni recepite dai nostri Servizi Segreti.

Insomma, nel frastuono dell’affare Berlusconi c’è un Governo che continua sulla sua strada, con un’orizzonte che si è drasticamente ridotto. Al momento, l’unica cosa possibile sembra essere la riforma della legge elettorale ma nell’inasprirsi del clima, si può già facilmente intravedere un nuovo voto che lascerebbe la situazione invariata. I tre poli che hanno paralizzato questa legislatura tornerebbero in Parlamento con numeri simili: il PD vicino al 30%, il PDL con qualcosa più del 30% ed il Movimento Cinque Stelle con cifre vicine al 25% lascerebbe le briciole ad altre forze, scaraventandoci di nuovo in paludi non attraversabili, con buona pace di Napolitano, dei 34 saggi al lavoro per facilitare le riforme costituzionali necessarie e dei mercati internazionali, pronti a scaraventare i titoli di Stato italiani e quelli delle nostre banche a livello spazzatura.

Si sfrega le mani Casaleggio che aveva già soffiato su ceneri caldissime a giugno e può preparare le sue prossime mosse, se ne fregano per ora gli italiani in cerca di distrazioni agostane in un clima reso rovente anche nei palazzi del potere, siamo fregati tutti noi da una situazione in cui possiamo solo assistere al precipitare degli eventi. Altro conto alla rovescia, ottobre è ancora lontano.