Speciale InformAzione: La rivolta della Madonna, giorno 4
La rivolta è iniziata in tutta Italia. Una protesta che è più soft proprio lì dove è partita, in Sicilia dove i blocchi e le file per la benzina sono cominciate già giorno 7, mentre i primi scontri si registrano a Torino, dove si trova uno degli zoccoli più duri della protesta in tutta Italia. Proprio da Torino arriva l’episodio più controverso della giornata con un gruppo di poliziotti che avrebbe solidarizzato con la folla, levandosi i caschi dell’assetto anti-sommossa.
La notizia è stata pesantemente smentita dalla procura di Torino che ha negato con forza l’accaduto. Nel mondo di oggi però, negare che le forze dell’ordine si siano effettivamente uniti alla protesta è davvero difficile:
Dopo un’iniziale diffidenza derivante dalla disinformazione creata ad arte per evitare un maggiore coinvolgimento, il consenso attorno alla protesta cresce di ora in ora. Le motivazioni della protesta sono ormai chiare, non si chiede un generico taglio delle accise della benzina, non si chiede nemmeno un tavolo di trattativa su Equitalia, si vuole mandare il Governo e tutti i parlamentari a casa perché sono considerati illegittimi.
I mezzi di informazione hanno sottovalutato per giorni la portata della protesta e stanno cercando di spiegare in queste ore quello che sta succedendo, mentre le istituzioni stanno ancora reagendo in maniera rabbiosa, bollando come inutile la protesta, capeggiata da eversivi, sostanzialmente provando a sminuire la forza stessa della protesta e compiendo una pericolosissima operazione di sottovalutazione del problema.
Siamo solo all’inizio, vedremo se il blocco dei rifornimenti rinforzerà la protesta o si sgonfierà nel giro di pochi giorni. Il voto di fiducia di domani al governo Letta sarà uno spartiacque: se il Parlamento, come previsto, rinnoverà la fiducia al governo Letta, i Forconi presenti nelle piazze e nelle strade italiane aumenteranno. L’errore più grave, sarebbe quello di far finta di nulla e non capire realmente quale rabbia attraversa l’Italia in questi giorni.
Mappa dei presidi
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