La polizia turca arresta avvocati e intima chiunque usi i social, i videoracconti
Lunedì 3 giugno le ultime parole scritte su facebook da "Abdullah Cömert", un giovane ragazzo turco che protestava contro la dittatura di Erdogan, gli amici lo chiamavano "compagno", non si può morire per delle idee, non si può reprimere e uccidere le persone solo perché la pensano diversamente da te, o solo perché manifestano per cose che la maggioranza del mondo reputa giuste. Abdullah è morto per difende ...
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