Fuoco incrociato su Beppe Grillo, alleati e nemici del partito che verrÃ
Il fuoco incrociato su quello che fino a maggio scorso era identificato come il Movimento Cinque Stelle è cominciato niente di meno che dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, seguiti a stretto giro da tutti i leader degli attuali partiti politici che dopo una prima fase di studio hanno pensato bene di attaccare frontalmente. Ma le critiche sono arrivate da tutte le parti, dall’Ordine dei Giornalisti, dalla Chiesa e da parte della Massoneria. Ma chi sono gli alleati e quali sono i nemici del partito cresciuto troppo in fretta?
Cominciamo dall’IDV. Di Pietro non ha mai nascosto le sue simpatie per il Movimento Cinque Stelle arrivando a proporre un’alleanza stabile e partendo in avanti con un video fatto di zombie, rendendo visibile uno degli slogan dei grillini. Una parte della stampa e persino Il Fatto Quotidiano sono schierati a fianco di questo movimento, dal programma chiaro ma con strutture ancora troppo fluide per poter partecipare alla corsa in Parlamento prevista la prossima primavera.
A dire il vero, da alcune indiscrezioni sembra che l’uomo pronto a guidare il movimento possa essere l’attuale amministratore delegato di Barilla Claudio Colzani, ma la richiesta di una struttura che porti a delle vere e proprie primarie all’interno del movimento è forte. L’unico elemento di spicco per ora è il sindaco di Parma Pizzarotti, alle prese con numerosi problemi nella gestione della sua città , causati dalla sua sostanziale inesperienza. Non solo, ma le accuse rivolte a Casaleggio dal consigliere dell’Emilia Romagna, risultano in parte fondate.
Fondate perché è chiaro che il suo passato in Telecom gli permette di avere qualche sponda televisiva su La7 ed avere al tempo stesso un’ottima conoscenza dei media, è molto vicino ad ambienti massonici con sede a Montecarlo che in Italia operano dai tempi della P2 lavorando attorno alla figura del meta-politico. Una storia ben descritta in un libro che sta pian piano cambiando il modo di vedere i poteri forti in Italia e che si appresta a far capire meglio l’entità della guerra in Vaticano. Insomma, la Casaleggio Associati, la società che ha dato modo a Grillo di poter agitare il suo megafono, ha le idee molto chiare.
A questo punto occorre capire se il Movimento Cinque Stelle avrà la forza di diventare, a tutti gli effetti, un partito. Solo con la struttura di un partito classico, magari con forme differenti e per certi versi simili a quelli del Partito Pirata Tedesco, potrebbe arrivare in Parlamento una nuova forza politica che si inserisca nello schema classico, mentre esce allo scoperto l’UDC che farà di tutto per cambiare la legge elettorale e portare Mario Monti nuovamente in Parlamento, magari con il ruolo di leader.
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