Mi spiace, non vogliamo scambiare il suo assegno. Storia di un rimborso e di come contrastare una banca e una multinazionale*
Quanto vi stiamo per raccontare è tratto da una storia vera. P.G.ottiene da una nota compagnia low-cost un rimborso per un mancato volo sotto forma di assegno bancario, intestato a suo nome e da scambiare presso un qualsiasi sportello della banca intestata. Rimbalzato alla sede centrale mega-galattica regionale, viene ghiacciato dallo sportellista che gli dichiara perentorio:
Questo assegno non è valido. Manca un timbro, la firma non è riconoscibile. Contatti la multinazionale e se lo faccia rimborsare o versare in altro modo. Non è il primo che passa da queste parti.
Per motivi legati ad una serie di sfortunate concause, la procedura più semplice, ovvero l’accreditamento diretto dell’assegno sul conto corrente bancario, non è possibile: P.G. è uno di quei giovani fulminati dalla possibilità di una carta bancomat che abbia un conto corrente bancario intestato, senza canone mensile grazie alla giovane età . Peccato però che tra le note in piccolo, sia scritto in maniera piuttosto esplicita: non è possibile versare su conto corrente bancario alcun assegno. A questo punto, P.G si ritrova in mano un assegno che nessuno intende scambiargli ed ha 6 mesi di tempo per incassarlo, prima che scada. Che fare?
1. Chiedere ad un’altra banca, meno diffidente.
Se avete fortuna e potete appoggiarvi ad una piccola banca di fiducia, potrete scambiare l’assegno con l’avvallo del direttore di filiale e intascare il vostro adorato rimborso
2. Contattare la multinazionale.
Più è grande un’azienda, più sarà complesso raggiungere i vertici per poter essere ascoltati e soddisfatti. Ovviamente, non possono rifiutarsi di risolvervi il problema, ma faranno di tutto per rendervi la vita impossibile e spendere al call center il doppio del vostro rimborso prima di mettervi in linea con un’operatore che non parla la vostra lingua e vi riaggancerà senza risolvervi il problema.
Occorre quindi sfruttare il punto debole di una multinazionale o di un’azienda o un ente. Nessuno vuole pubblicità negativa. Ecco la strategia vincente adottata da P.G:
La strada per farsi ascoltare dalla multinazionale
•Trovate l’indirizzo mail o il recapito telefonico del responsabile dell’ufficio Soddisfazione Clienti.
Per quanto possa sembrare la cosa più difficile in assoluto, questa è la parte fondamentale. L’attuale sistema di mail, per quanto sicuro possa essere possiede una “falla di sistema” chiamata riconoscibilità . Cliccate qui sotto per sapere come agire e potrete contattare il presidente di qualsiasi multinazionale, ente o governo oggi esistente:
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Nessuno di noi, per le proprie comunicazioni lavorative o aziendali, si sognerebbe mai di fornire come indirizzo mail “orsacchiottotenebroso75@hotmail.it”  o “puffetta99@gmail.com”. In qualche modo, sia per una questione di immagine che di reperibilità , i dipendenti ed i dirigenti di qualsiasi azienda, multinazionale o ente governativo hanno associato una formula predefinita. Per i dipendenti, si tratta di un codice identificativo, quali “agh7401” o “cra345” seguito da “@” e nome dell’azienda “coca-cola” o “governo” seguito da “.it”, “.com” o “.us”, a seconda del paese di origine o della sede dell’azienda. Per le piccole aziende o i dirigenti, il metodo è ancora più semplice. Solitamente, la loro mail è composta dall’iniziale o dalla prima sillaba del nome, seguito dal cognome, l’immancabile “@” ed il nome dell’azienda o dell’ente. Se per esempio Jack Smith è responsabile marketing della Red Bull, è altamente probabile (non sicuro, ma molto, probabile) che avrà un indirizzo mail del tipo “jsmith@redbull.com”. Potete provare “jasmith@redbull.com” o “smithj@redbull.com”, solitamente, basta capire il metodo scelto da un’azienda e potrete mandare la vostra mail a chiunque vogliate, dal Presidente della Repubblica fino al Responsabile Risorse Umane della Nestlè.
•Scrivete una mail educata e adatta al paese in cui abita il mittente.
L’attuale sistema, per quanto sicuro, è sempre fatto da persone e riuscire a comunicare in modo giusto con le persone, è la chiave vincente per risolvere qualsiasi problema.
L’oggetto della mail deve essere chiaro: “rimborso N°____ causa perdita volo” o “procedura N°____ per prodotto difettoso” eviterà che la vostra mail venga cestinata o messa tra la spam. Ricordatevi poi che non tutto il mondo, comunica allo stesso modo. Se la vostra mail è diretta ad un appartenente ai paesi mediterranei, latino-americani o arabi, qualche piccolo abbellimento in più all’inizio della mail è consigliabile. Siamo fatti così, ci piace la forma.
Se la vostra mail è diretta invece a qualche paese anglo (UK, USA, Australia, Canada, Nuova Zelanda, etc…) o sassone (Germania, Austria, Olanda) o non mediterraneo, siate diretti e andate al sodo. Siate sempre gentili nel porvi ed evitate inutili giri di parole. In altri paesi, leggere una mail zeppa di “Egregio magnifico dottore, la contatto e la disturbo onde segnalarle che…”, provoca una reazione nervosa che porta la vostra mail ad essere cestinata. Cercate di evitarlo, ricordatevi che dovete farvi dare i vostri soldi.
• Incrociate le dita e seguite le istruzioni che vi mandano.
Non dipende più da voi. Se avete seguito la procedura vista prima, sarà il dirigente preoccupato a contattarvi. In fondo, non vuole che questo inconveniente tecnico, si sappia troppo in giro. E voi, avrete trovato un modo per farvi dare il vostro giusto compenso.
3. Agite con le forze dell’ordine nei confronti della banca.
Non siate timidi, mettete da parte l’orsacchiotto pacifista che è in voi e tirate fuori il panda combattivo, magari maestro di kung fu. La banca, non può rifiutarsi di scambiarvi un assegno bancario a vista ed intestato a voi. Parlate direttamente con il direttore di filiale. Vi inventerà le scuse più tremende, vi citerà parti del codice civile che non esistono come se fossero supercazzole con scappellamento a destra, ma non lasciatevi intimorire. Chiedete gentilmente e con il sorriso di scrivere le sue scuse per iscritto. Non appena vedrete la sua giugulare gonfiarsi, chiamate la Guardia di Finanza al 117 o tornate in filiale dopo aver sporto denuncia alle Fiamme Gialle. Avrete scambiato il vostro assegno con tanto di bacio in fronte prima di sera.
*InformAzione nasce per divulgare news che mettono in moto i loro lettori, li portano ad agire. Se usate queste informazioni per infrangere la legge, ne rispondete a titolo personale. Siate furbi, agite responsabilmente.
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