Matrix? Stiamo provando a dimostrarla scientificamente
Un gruppo di fisici tedeschi sta cercando di rispondere ad una delle domande lasciate in sospeso dalla nota trilogia dei fratelli Wachowski e che ha appassionato tanti spettatori nel mondo, al punto da creare una vera e propria religione, il misterioso matrixismo. La realtà in cui viviamo esiste realmente o è una sovrastruttura creata ad arte per tenerci ingabbiati? E se è così, chi l’ha creata e che regole segue?Â
La domanda posta dagli scienziati di Bonn in realtà è molto più scientifica di quanto non si pensi, ma come illustrato dal Technology Review del MIT gli scienziati intendono analizzare le strutture fondamentali che costituiscono la struttura dell’universo. Per fare questo, è partita una complessa indagine basata sulla cromodinamica quantistica.
Per fare questo, saranno usati dei super-calcolatori in cui, una volta inseriti tutti i dati sarà avviata una vera e propria simulazione dell’universo fisico a noi noto. Per rendere tutto questo possibile si proverà ad analizzare una parte molto piccola dell’universo, pari ad un milionesimo di nanometro, pari al diametro di un protone. Anche in questa minuscola parte di universo le sfide sono estreme.
Per poter far girare questa simulazione gli scienziati hanno inserito un vincolo fondamentale, chiamato effetto GZK. Prendendo come dato acquisito l’esistenza del reticolo spazio-temporale, l’effetto studiato dai fisici Greisen, Zastepin e Kuzmin inserisce una costante fondamentale, al pari della costante descritta dall’Architetto del film Matrix.
L’effetto GZK stabilisce un limite massimo all’energia dei protoni che viaggiano nell’universo e dovrebbe rendere stabile la simulazione. Prima di ottenere risultati apprezzabili però occorrerà del tempo in quanto la simulazione potrebbe consegnare risultati diversi da quelli attesi. Se dovesse avvenire questo, il mondo della fisica quantistica dovrebbe tornare ad interrogarsi per capire se al momento abbiamo cominciato ad intuire il modo in cui la realtà viene costruita a livello quantistico o se siamo ancora fuori “dalla tana del bianconiglio”.
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