Voyager incontra un’area dello spazio inattesa, la NASA spiega dove è finita la nostra sonda più lontana
Dopo tanto girovagare, dopo essere diventata la sonda umana più distante dalla Terra e l’oggetto costruito dall’uomo che si è spinto più in là rispetto a qualunque altro, dopo aver visto da vicino i pianeti del sistema solare nei lontani anni ’70, Voyager 1 non finisce ancora di stupire, arrivando in una porzione dello spazio inattesa.
Come descritto dalla NASA alla conferenza stampa di Pasadena in California, Voyager 1 si è trovato di fronte ad una vera e propria zona inesplorata ed inattesa, a confine tra l’eliosfera e lo spazio interstellare. In questo spazio, poco prima che gli effetti del vento e dell’attrazione gravitazionale del Sole non abbiano più effetto e la sonda si lanci nello spazio interstellare, gli astronomi della NASA hanno scoperto questa inattesa porzione dello spazio che si comporta come una sorta di “superstrada spaziale”.
Il “traffico” è generato dalle particelle ad alta energia provenienti dallo spazio interstellare che entrano nel sistema solare e quelle a bassa energia provenienti dal sistema solare in cui viviamo che fuggono via. Questa connessione tra zone dello spazio permette alle particelle con minore energia che si sono originate nell’eliosfera interna (la regione più vicina al Sole) di accelerare verso l’esterno e consente alle particelle esterne, molto cariche, di fluire all’interno dell’eliosfera, dando vita ad un vero e proprio shock energetico.
Voyager 1 si trova definitivamente in quest’area dallo scorso luglio e secondo le prime stime degli astronomi della NASA dovrebbe superare questa zona di confine entro due mesi o al massimo entro due anni, abbandonando definitivamente il sistema solare, compresa quest’ultima ed inattesa protuberanza, dove il vento solare cala ma cresce in modo inatteso il campo magnetico generato dal Sole.
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