Delitto Yara Gambirasio, gli inquirenti ad una svolta
Uno dei casi di cronaca e dei delitti più efferati che hanno sconvolto l’Italia, potrebbe giungere ad una conclusione. Dopo aver isolato il DNA del presunto omicida, gli inquirenti sono riusciti a risalire al padre del killer. Si tratta di Giuseppe Guerinoni, sepolto a Gorno dal 1999. La sua salma è stata trasferita a Bergamo dove per disposizione del pm Letizia Ruggeri saranno effettuati gli opportuni esami.
Al momento della morte, Guerinoni si è portato nella tomba il segreto di un figlio illegittimo, quello stesso figlio che secondo l’attuale ipotesi investigativa avrebbe trascinato la tredicenne Yara nel boschetto adiacente la palestra e dopo avrebbe abusato di lei, prima di ucciderla. Le tracce di DNA trovate sugli slip e sui leggins di Yara andranno ora nuovamente confrontate con quelle di Giuseppe Guerinoni e da lì risalire in qualche modo alla relazione clandestina di cui nessuno aveva notizia.
C’è il rischio che il clamore mediatico generato dalla fuga di notizie sul nome dell’uomo abbia già messo in allarme il ragazzo e la madre che potrebbero avere abbandonato l’Italia per evitare che le indagini si concentrino verso la famiglia del killer. Per risalire al profilo iniziale del DNA di Guerinoni,  è stato necessario risalire a vecchie tracce della sua saliva, repertate dietro la marca da bollo della sua patente di guida e dietro un francobollo di una cartolina che spedì alla figlia.
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