Le 10 regole universali per il controllo politico, ovvero come seminare caos e raccogliere consensi
Avete presente quella strana sensazione che vi fa sentire spaesati di fronte alle scelte politiche e vi sta progressivamente facendo allontanare da qualsiasi forma di discorso politico? Non è esattamente una nausea stagionale, ma una tecnica di controllo calcolata e che è stata formalizzata nelle sue progressive attuazioni dal teorico della comunicazione Noam Chomsky.
Il sistema democratico è quello scelto dai paesi occidentali per poter svolgere al meglio i decisivi compiti istituzionali all’interno di strutture fluide e compatibili con gli interessi dei singoli privati che in uno Stato vengono riconosciuti come cittadini. Scelta come forma di governo ideale dopo che la deriva dittatoriale ha trascinato il mondo verso due guerre mondiali, in democrazia le élite hanno più ostacoli da superare, ostacoli che possono essere aggirati generando consenso attorno a scelte libere.
Queste scelte libere, tra le quali le scelte dei prodotti e dei servizi, investono anche la politica che è tra i servizi vitali di un paese. Le scelte non possono essere imposte ma possono essere orientate tramite uno schema di 10 regole che lo stesso Chomsky ha individuato studiando la democrazia più avanzata al mondo, quella americana. I mezzi con i quali queste tecniche vengono applicate cambiano di continuo, si adattano alle mode, ai nuovi media ed ai nuovi volti che appaiono sulla ribalta ma alla base si radicano tutti su un principio. Se si distoglie l’attenzione del pubblico da ciò che conta, le élites possono agire indisturbate, anche alla luce del sole:
Principio 1 -La Strategia della Distrazione
Principio 2 – Creare il problema e poi offrire la soluzione
Principio 3 – La strategia della gradualità.
Principio 4 – La strategia del differire
Principio 5 – Rivolgersi alla gente come a dei bambini
Principio 6 – Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione.
Principio 7 – Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità
Principio 8 – Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità
Principio 9 – Rafforzare il senso di colpa.
Principio 10 – Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca.
E adesso, proviamo ad applicare i 10 principi alla situazione attuale, cercando di pescare fatti recenti o noti.
- Siamo bombardati da informazioni, molte delle quali a volte insignificanti. Non è solo una questione di potenza mediatica, dobbiamo rimanere frastornati, come intontiti e disgustati dalla violenza, le notizie davvero interessanti per il progresso della nostra specie sono noiose e relegate ad orari impossibili
- Berlusconi non va più bene, Roma è stata assaltata, ci vuole un tecnico…ecco il governo Monti. Oppure, i partiti non si mettono d’accordo, Napolitano è in scadenza…riuniamo 10 saggi per mettere d’accordo tutti
- Non pagherò un centesimo di tasse in più…ma se non aumentiamo l’IVA il paese finirà peggio della Grecia, dobbiamo anche pagare l’IMU…ed ecco che una misura impopolare, gradualmente, è stata accettata.
- Aumentiamo l’IVA, ma solo a Luglio….aumenta l’IMU, ma nella seconda metà dell’anno, paghiamo le imprese, ma a partire dal 2014…differire è sempre stata una strategia vincente, che ha portato il debito italiano a crescere, ma progressivamente.
- Il mondo è complesso, ma spiegarlo con slogan, frasi brevi senza che un discorso duri più di 45 secondi o un minuto in un talk show non è solo un’esigenza di palinsesto. Se si parla come a dei bambini, tutto è più semplice
- L’emotività slega il discorso dalle sue implicazioni razionali. Facile dire che per ridare la speranza del futuro ai nostri giovani occorre avere posti di lavoro, dammi il tuo voto e rivoluzioniamo tutto. Ma come? L’emozione conta più della logica, specialmente in politica.
- Come si fa a mantenere la gente nella mediocrità e nell’ignoranza? Se si deve scendere in piazza per riprodurre a migliaia come automi un ballo insignificante e non si usa la piazza per manifestare il proprio dissenso, il meccanismo che ci mantiene nella mediocrità e nell’ignoranza è quello che funziona meglio. Contate in quanti protestano per i propri diritti e in quanti ballano come dementi a flash mob senza scopo.
- Il punto 8 segue il 7: che c’è di male a ballare Gangnam Style a milioni? Lo fanno tutti! Ma perché non partecipare al televoto dei reality? Appunto…essere mediocri è diventato bello, soprattutto se si è pronti a ballare come robot senza sapere perché e a mandare televoti, dimenticando magari di usare le piazze per parlare, confrontarsi e andare a votare alle elezioni perché la politica non è un reality. Approfondire le cose? Macché, io sono ignorante e sono fiero di esserlo. In fondo, lo sono tutti, perché mai perdere tempo?
- Rafforzare il senso di colpa è un processo subdolo, lento, usato per ricordarti che se gli animali vengono uccisi per le tue pellicce o in Africa si muore di fame, in fondo, è anche colpa tua. Non solo, ma se non trovi un lavoro, non è perché non ce n’è in giro, ma perché sei un bamboccione, un tossico che non si distingue dalla massa ed è anche per colpa tua che la società va male.
- Se iniziassimo ad analizzare di cosa abbiamo bisogno, scopriremmo che l’80% dei nostri desideri deriva da decisioni altrui, da bisogni imposti da altri. Ecco perché è importante conoscere i propri cittadini ed i potenziali clienti, tramite i giusti strumenti. Ed ecco perché è ancora più importante che nessuno conosca realmente sé stesso. Fermarsi alla superficie è lo strumento di controllo più potente di tutti, incentivare questo pensiero unico, è l’arma ancora oggi più efficace
var addthis_config = {"data_track_clickback":false,"data_track_addressbar":false,"data_track_textcopy":false,"ui_atversion":"300"}; var addthis_product = 'wpp-3.5.8';