Ne muore più di una al giorno, ma il femminicidio tiene vuoto il Parlamento
Parole altisonanti, moniti carichi di propositi, i voti di genere alle comunali e lacrime tirate in qualsiasi schermo televisivo in cui fosse possibile ricordare l’attuale stato della condizione femminile. Alla fine, insieme a Laura Boldrini e a Mara Carfagna, relatrice del disegno di legge che ratifica la convenzione di Instanbul a tutela delle donne, si ritrovano solo i parlamentari del Movimento Cinque Stelle e pochi altri. Il silenzio alla Camera dei Deputati è palpabile, come l’imbarazzo di chi prende la parola.
L’emergenza è reale. Ogni giorno almeno due donne finiscono uccise per gelosia, l’ultima storia in ordine di sparizione della vittima è anche una delle più cruente ed insopportabili, con due giovani, due ragazzi, consumati da una follia spietata. Pensare che si possa portare la propria fidanzatina in una radura, pugnalarla mentre cerca di evitare di essere riempita di benzina e bruciata viva, è immaginare la follia, vivere la crudeltà . L’Italia è un paese in cui a tutti gli effetti, gli uomini odiano le donne, dati alla mano.
Sulla vicenda è sceso in campo anche il campione del mondo Rino Gattuso, compaesano dei due ragazzi, prova a spiegare come il rapporto uomo-donna, anche al sud, non è basato sul possesso, ma fa parte di un problema molto più generale e che emerge con terrore. La vita di tanti giovani è permeata da un vuoto che si cerca di riempire in tutti i modi e porta alla perdita totale di qualsiasi valore, buttando via la propria vita e quella degli altri.
Chi ha perso voti e spera di recuperare consensi, magari intercettando chi ha svuotato le urne, potrebbe aver fatto tesoro della giornata di ferie provocata dalle elezioni. Stando fuori da Montecitorio, dove in fondo si ratificava qualcosa di già deciso, si ha avuto la possibilità di riflettere e di toccare con mano il paese reale, quello che non vota, lotta contro la crisi ed è immerso in una cappa di paura e timore, pronti a sfociare in modo diverso.
Se vogliamo rendere l’Italia un posto migliore, occorre interrogarsi, ma occorre anche che le risposte arrivano in tempi celeri. Perdere tempo in chiacchiere equivale a non decidere ed oggi si tratta di un lusso che si paga ogni giorno, a carissimo prezzo.
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