Circoncisione, quando il diritto alla religione diventa violenza sui propri figli? Il Bundestag discute
Una discussione intensa si é accesa a seguito di una sentenza del tribunale di Köln, l´Argomento in questione é la Circoncisione al difuori della necessità Medica.
Nel dettaglio la Circoncisione per motivi religiosi, come avviene in ambito Ebraico e Muslimico.
La decisione del Tribunale di Köln é che, la circoncisione se avviene al difuori della necessitá medica é pari a violenza sui minori. Eessa é un notevole intervento che cambia la vita del soggetto a cui viene praticata.
Le reazioni da parte del popolo religioso, come di quello non religioso é divisa. La comunitá Ebraica vede in questa decisione come una nuova forma dell´antisemitismo. Mentre la comunità Musulmana discute la decisione internamente, anche se si esprime contraria alla decisione.
E´stata proposta una regolamentazione speciale per motivi religiosi, anche se é stata da subita criticata questa proposta, “Non é possibile dare regolamentazioni particolari a singoli gruppi di cittadini per motivi diversi da quelli della sicurezza, si avrebbe una situazione in cui tutti i Cittadini sono Uguali ma alcuni sono piú uguali degli altri, per citare Orwell”.
E´ stato anche argomentato che la Bundesrepublik Deutschland, ha firmato, nel 1992 la carta dei Diritti del bambino, in cui viene indicato che i bambini non possono essere sottoposti a cure lesive o a metodi educativi lesivi. In tal senso, viene vietato ad esempio che i bambini possano farsi tatuaggi al disotto dei 16 anni, oppure il divieto di praticare “l´infibulazione” su bambine neonate.
“Il diritto decisionale di un Bambino se effettuare tale operazione o meno é in seria discussione, per questo viene richiesto che l´etá minima in cui, la decisione possa essere presa dal bambino stesso sia di 14 Anni, etá in cui si ritiene che esso sia in grado di decidere autonomamente”.
Altre fazioni hanno espresso che le comunitá religiose decidano per se, a queste peró sono nuovamente state ricordate le parole per cui anche i cittadini delle comunitá religiose, sono in prima linea cittadini.
Allo stato attuale peró, gli interventi di circoncisione sono bloccati e vengono indicati come illegali. Anche chi effettua un viaggio all´estero, fa effettuare la circoncisione e poi ritorna si rende colpevole.
La discussione é accesa, la decisione verrá presa nel tempo piú breve possibile.
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