F-35 vulnerabili, ecco i rapporti del Pentagono sulle diverse mancanze dei nuovi aerei da combattimento
La prima falla nota dell’F-35 risale al 2010, quando un attacco hacker imputabile alla Cina permise di entrare in possesso non solo dei dati tecnici dell’F-22 Raptor, ma anche del nuovo aereo di combattimento USA che entrerà in servizio e sarà distribuito ai paesi NATO che intenderanno acquistarli. Se il Canada, partner storico si è tirato fuori, esiste un rapporto che ha seriamente fatto prendere posizione anche a Bersani del PD.
Oltre all’incredibile vulnerabilità dell’F-35 ai fulmini e alle tempeste per distanze inferiori alle 25 miglia, in totale controtendenza rispetto ai velivoli convenzionali che rispondono ai principi della Gabbia di Faraday che da sempre permettono il volo di qualsiasi aereo anche in condizioni avverse, esistono molte altre vulnerabilità date con il contagocce dal Pentagono.
Il progetto più costoso di sempre, pari a 396 mila miliardi di dollari per il rinnovo degli armamenti, ha nell’F-35 il suo punto più debole a causa anche del suo mancato sviluppo. Nonostante i 20.000 test superati, l‘F-35 deve ancora superare 39.579 test prima di essere considerato idoneo al volo.
Un acquisto a scatola chiusa, con ancora metà dei test di vulnerabilità da fare su un velivolo così costoso, stanno iniziando ad innervosire i partner della NATO, nonostante siano stati riscontrati numerosi aspetti positivi sulla stabilità di volo e la risoluzione di altre carenze croniche dei jet da combattimento grazie ai rapidi progressi del software integrato.
I tre differenti modelli dell’F-35 saranno acquistati a breve dai paesi della NATO che ne hanno fatto richiesta, tra cui Italia, Turchia, Australia, Norvegia, Danimarca, Olanda e Regno Unito. Dai 1.092 test di volo completati nel 2012, sono emersi problemi sul rifornimento in volo e sul sistema meccanico di sganciamento dei missili che necessitano di nuovi strumenti da integrare nel progetto originario.
Altri gravi problemi riscontrati riguardano la trasmissione di video ed immagini per le missioni di esplorazione e pattugliamento e gravi problemi al sistema di raffreddamento del velivolo, considerati basilari per gli standard di un jet da combattimento moderno e competitivo.
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