Introduzione allo Shaolin Kung Fu del Maestro Liu Peng*
Per praticare lo Shaolin Kung Fu non è necessario essere buddisti, ma è necessario capire perché lo si pratica. L’arte marziale non è uno sport ma un’arte e come tutte le arti ti cambia internamente. La mente deve essere forte come il corpo, altrimenti c’è bisogno di un cambiamento. L’arte marziale non è per i deboli di cuore perché non è facile da padroneggiare.
Lo Shaolin Kung Fu non è nato per combattere e attaccare o fare la guerra, è un tipo di spirito usato per aiutare il prossimo, per fare pace. Usato per il controllo della mente sul corpo, controllo di se stessi, bilanciare yin e yang all’interno del proprio corpo. Parte fondamentale dello Shaolin Kung Fu è il chan (o zen), molto importante per capire e trovare se stessi attraverso la meditazione.
Il Kung Fu non è solo un’arte marziale da guardare con occhi occidentali. Non è solo un metodo per imparare delle tecniche, o delle forme o per allenare il proprio corpo. Il Kung Fu è uno stile di vita, una via per addestrare la mente.
Addestrarla a pensare diversamente dal modo di pensare occidentale, pragmatico, razionale ed essenziale. Il Kung Fu insegna a capire l’essere umano come un’unione di energia, corpo e pensiero. Il lato spirituale del Kung Fu non può essere appreso attraverso i libri o la semplice osservazione esterna. E’ necessario vivere di Kung Fu per riuscire ad esplorare i molteplici lati di questo universo e permettere al proprio lato spirituale di crescere in modo naturale e libero da desideri ed emozioni.
Questo principio deriva direttamente dal Taoismo ed è stata esposta nel libro di Lao Tzu, Il Tao Te Ching (Il Libro della Via). Il Taoismo esprime l’unità dell’universo, il principio della polarità yin/yang, i cicli eterni, il ritorno di ogni cosa all’origine, etc… È sicuramente uno dei libri più complicati da leggere, al punto che è necessario, si dice, leggerne una sola pagina al giorno.
Il Kung Fu tende ad accrescere le potenzialità fisiche e mentali di chi lo pratica, ma lo porta all’assenza del desiderio del conflitto e di prevaricazione sugli altri. I “veri” Maestri di Kung Fu non desiderano mostrarsi più capaci degli altri per vanità o riconoscimento personale, ma è sicuro del suo percorso e lo segue con naturalezza, perché riconosce la propria via. È l’idea fondamentale del Tao Te Ching … non compiere alcuna azione innaturale, mantenere l’equilibrio delle cose.
Non è assolutamente un’idea di staticità. Ogni cosa viva si trasforma; la cosa essenziale è che la trasformazione avvenga secondo un processo naturale e allora l’equilibrio è mantenuto. Per questo essere Maestri di Kung Fu significa non nutrire a dismisura il proprio orgoglio, non sentire il “possesso dei propri allievi”, bensì avere il desiderio di indicargli i passi da compiere affinchè trovino la loro via.
Il Kung Fu non è forza fisica espressa a vuoto, ma piuttosto energia controllata ed indirizzata; è armonia e fluidità. Non è un sistema chiuso, bensì un universo in divenire. Praticare Kung Fu significa esplorare e accresce le proprie capacità in modo naturale aprendo la mente per vedere con occhi diversi le proprie attitudini.
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