La nuova emigrazione italiana svuota il paese di giovani
Oltre ai dati preoccupanti sulla disoccupazione giovanile, arrivano dati eloquenti sull’emigrazione giovanile. A partire valige in mano dal 2011 ad oggi sono stati 4 milioni di giovani, provenienti da Lombardia, Veneto e Sicilia
Si tratta generalmente di giovani laureati, in cerca di un posto di lavoro stabile e che sono già entrati in contatto con il mondo del lavoro italiano, con contratti di formazione e a tempo determinato. Dopo una prima esperienza si tende ad abbandonare l’Italia, destinazione preferita la Germania, tanto osteggiata a parole ma sempre più ambita per le condizioni di trattamento degli studenti-lavoratori.
Rispetto al passato, le nuove vie dell’emigrazione giovanile portano verso l’Australia, mentre il canale con gli USA si muove ancora lungo le direttrici storiche delle comunità italiane installatesi nel corso dell’ultimo secolo. Rispetto alla passata analisi statistica, l’incremento dell’emigrazione giovanile ha subito un’impennata del +20%, togliendo al paese quelle energie vitali che sono necessarie a far ripartire un paese.
La piramide demografica italiana infatti parla chiaro, a questo ritmo sarà impossibile finanziare il sistema pensionistico e lo stesso sistema Sanitario Nazionale dovrà essere messo in discussione.
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