Benzina a due euro, mentre in Francia si tagliano le accise. Tutte le alternative
Se non pagassimo tutti 2 euro di benzina, forse non riusciremmo più a vincere la guerra in Abissinia, o a ricostruire la diga del Vajont ma la triste realtà è ben diversa. Lo sfondamento di quota due euro al litro non dipende affatto dalle accise ma dalla pesantissima speculazione fatta sulla raffinazione del petrolio greggio, come ampliamente dimostrato in un’altra inchiesta. Ma se per un pieno si può arrivare a spendere più di 70 euro, quali soluzioni abbiamo?
Una delle prime che verrebbero in mente è quella di produrre in proprio carburante, tramite additivi chimici o biocarburante. Peccato che sulla distribuzione della “verde” esista un piccolo additivo, un colorante che può essere gestito, usato e venduto solo dallo Stato. Teoricamente, se qualcuno volesse chiedere di fare un controllo sulla vostra vettura potreste incorrere in gravi sanzioni.
Si potrebbe correre il rischio, ma ci sono altre soluzioni, in fase sperimentale, che un buon meccanico di fiducia (affiancato da uno dei tantissimi disoccupati laureati in ingegneria) potrebbe approntare. Come prendere la vostra vecchia macchina e piantarvi un serbatoio ad idrogeno. Per il rifornimento dovreste ricordarvi di aggiungere acqua demineralizzata (come quella dei condizionatori, ndr) o che non calcifichi tutto.
Per realizzarlo la spesa media dovrebbe oscillare intorno ai 200 euro, ricordarti di come usare il brevetto per l’auto ad idrogeno e mettere quel poco di benzina che serve ad avviare il tutto. Troppo semplice per essere vero? Non proprio, un bravo meccanico ed un ingegnere possono risolvere i problemi tecnici che si frappongono tra voi ed un mezzo di locomozione a spesa ridottissima.
Altra alternativa valida sono i ciclomotori elettrici, diffusissimi e silenziosi e con prezzi che oscillano tra i 2.000 ed i 3.000 euro, con cinque ore di ricarica possono essere caricati in notturna o tramite degli accumulatori a pannelli solari.
Esiste poi il trasporto pubblico che, a secondo delle città in cui vivete, vi può permettere di spostarvi agevolmente ed a prezzi contenuti nella vostra città . Se invece viaggiate molto potete dotarvi di auto a GPL o metano. Attenzione però, i prezzi nel giro di 5 anni sono praticamente raddoppiati ed il passaggio massiccio ad un nuovo combustibile potrebbe portare a nuove bolle speculative, le stesse che hanno portato la benzina a prezzi irragionevoli.
E mentre Monti annuncia la fine della crisi, i prezzi della benzina si faranno presto sentire come un macigno su tutti i beni ed i servizi esistenti. E’ in arrivo un’altro colpo alle vostre tasche e purtroppo, anche questo non sarà indolore. Pensiamoci per tempo, se non possiamo far nulla sulla crescita dell’inflazione a causa del trasporto su gomma, riduciamo almeno i costi per i nostri spostamenti.
♦Un passo per volta. InformAzione è in movimento.♦
22 agosto 2012 alle 20:41
A COSA SERVE COSTRUIRE LE AUTO AD IDROGENO SE CI SONO MILIONI DI DISOCCUPATI CHI LA COMPREREBBE NESSUNO DITE AL MONTI LE COMPRASSE TUTTE E DOPO PUO REGALARLE A TUTTI I DISOCCUPATI CHE CON IL SUO STIPENDIO E METTIAMO ANCHE GLI ALTRI POLITICI VEDREMO SUBITO LA FINE DELLA CRISI ( IL TUNNEL DI MONTI )
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