Fair Play finanziario, niente soldi per 23 club iscritti a tornei UEFA
Il tanto desiderato Fair Play finanziario invocato da Michel Platini inizia a farsi sentire e comincia a mietere le prime vittime. Fuori per ora dal provvedimento i due club più indiziati, PSG e Manchester City, ma per il prossimo anno non sono escluse sorprese. Per i club interessati, sono sospesi i pagamenti previsti dall’UEFA come premio di partecipazione alle competizioni europee.
Dopo l’ultima riunione ad agosto 2012, l’Unità di indagine ha rilevato mancati pagamenti verso altri club e dipendenti, verso autorità sociali e fiscali in 23 casi che vedono coinvolte anche delle big del calcio euroepo. Ecco le 23 società interessate: le bosniache Borac Banja Luka, Sarajevo, la bulgara CSKA Sofia, le croate Hajduk Spalato e Osijek; le spagnole Atletico Madrid e Malaga, l’israeliana Maccabi Netanya, la macedone Shkendija 79, la maltese Floriana, le montenegrine Buducnost Podgorica e Rudar Pjevlja, la polacca Ruch Chorzà , la portoghese Sporting Clube de Portugal, le rumene Dinamo Bucarest, Rapid Bucarest e Vaslui; la russa Rubin Kazan, le serbe Partizan e Vojvodina; le turche Eskisehirspor e Fenerbahèe.
Di conseguenza, l’Unità di indagine richiederà alle società un aggiornamento al 30 settembre 2012 per quanto riguarda i pagamenti insoluti verso altri club, dipendenti e autorità . Il provvedimento resta in vigore fino al saldo totale dei pagamenti o fino a un verdetto definitivo dell’Unità aggiudicativa.
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