L’Ilva chiude definitivamente, decapitato il cda dalla magistratura, l’unica soluzione è la riconversione
Il peggior incubo dei lavoratori dell’Ilva, della FIOM, del Governo, degli amministratori locali e dei dirigenti della più grande industria siderurgica d’Europa, sembra abbia preso corpo ieri alle 18, quando la magistratura ha ordinato la chiusura di tutti gli impianti, anche quelli a freddo, provocando a cascata la chiusura di tutto il settore industriale in Italia.
Seguiranno settimane drammatiche, con il Governo ed il Ministro dell’Ambiente Clini che dovranno imporre a ciò che rimane dell’Ilva la bonifica ambientale dell’area, ma dovranno anche reggere l’impatto della protesta in tutta Italia, da Taranto fino a Genova e Venezia, per la chiusura degli impianti Ilva.
La soluzione, l’unica praticabile, sarebbe stata quella della riconversione industriale. Il futuro dell’industria pesante non è più destinato né all’Europa né agli USA, la produzione mondiale si è spostata lì dove il costo del lavoro è più basso e le materie prime sono vicine ai centri di produzione.
Purtroppo, un piano di riconversione di queste proporzioni, non si può certo improvvisare in pochi mesi. Occorrono ingenti investimenti, una dirigenza illuminata che abbia intenzione di rimanere sul territorio per mantenere il legame storico con l’area che da più di 50 anni garantisce la sopravvivenza dell’Ilva. Per fare questo, occorrono anni di progettazione, di accordi bilaterali con le autorità locali e un accordo serio con i sindacati, in grado di abituare i lavoratori a nuovi contratti, favorendo i pre-pensionamenti e l’ingresso di nuova forza lavoro qualificata.
Lo scenario che si presenta ora è alquanto complesso, il futuro di Taranto non passa più dall’industria pesante ma dallo sviluppo di nuove forme di tecnologia in grado di fornire energia pulita e rinnovabile, occorre sin da ora chiamare a raccolta le migliori menti e le migliori energie del paese per capire come riconvertire una vecchia area industriale in un  nuovo polo in grado di generare ricchezza.
Occorre capire, quanto tempo rimane per progettare da zero, una riconversione totale del settore dell’industria pesante italiana. Se le primarie politiche servono a scegliere le facce, è ora che qualche idea inizi a venir fuori.
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