Gli incubi di Napolitano e dei mercati internazionali
Mentre il conteggio sta per finire, ci sono due incubi che inquieteranno stanotte i sogni di Napolitano e quelli dei mercati internazionali. Il primo riguarda la guida del prossimo Parlamento e la scelta del prossimo premier, la seconda, sarà la certezza che questo è solo il primo tempo di una partita che non è finita.
L’ingovernabilità in Italia è un dato di fatto che fotografa al meglio una situazione che lo stesso governo Monti ha avuto modo di capire sulla propria pelle già a maggio del 2012. L’andamento dei mercati ieri e le prime pagine di tutti i network internazionali parlano chiaro, l’instabilità di governo non piace perché non è chiaro quanto durerà questa legislatura.
Quali provvedimenti urgenti dovrà approvare e con quale maggioranza? E soprattutto, questo Parlamento sarà guidato da un leader esterno (come Amato, Prodi o Gianni Letta) che verrà bruciato nella corsa alla Presidenza della Repubblica o Napolitano prima di andare via e lasciare il posto al suo successore, scioglierà subito le camere?
La prassi istituzionale prevede che senza una maggioranza precisa si dovesse tornare alle urne, in tempi estremamente rapidi, praticamente a marzo, in modo tale da eleggere per Aprile un nuovo premier e un nuovo Presidente della Repubblica. Tempi estremamente rapidi dettati anche dal nervosismo dei mercati internazionali che necessitano di sapere al più presto con quale maggioranza dovranno misurarsi. La vittoria netta del Movimento Cinque Stelle mette in discussione tutti i programmi possibili in quanto senza alleanze possibili, almeno a tavolino, non si potrà decidere con sicurezza e con anticipo alcun progetto politico.
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