Bersani scaccia Berlusconi e tende una mano a Beppe Grillo
Come prospettato, Bersani rivendica l’essere arrivati primi, ma di non aver vinto. Cambiare la legge sui partiti e le istituzioni facendo decidere il Parlamento, seguendo lo schema perseguito sostanzialmente da Rosario Crocetta durante i primi giorni di governo all’ARS. Ancora una volta, il laboratorio politico siciliano, bollato persino dai sondaggisti come anomalia a sé stante, fa scuola ed oggi insegna un metodo.
Il segretario del PD rivendica per sé la leadership di un governo senza una maggioranza stabile ma che dovrà conquistarsi di volta in volta in Parlamento la fiducia dei suoi rappresentanti. Non un governo di grosse coalizioni con Berlusconi ad occhi chiusi, ma andando a cercare di volta in volta una maggioranza mobile.
Su quanto questo meccanismo funzionerà ad ora è troppo difficile per dirlo con certezza, molto verrà deciso da Giorgio Napolitano che avrà il compito di creare le condizioni affinché questo schema liquido di politica possa prendere corpo.
La moralità , come previsto da Grillo, è già diventata di moda dalle prime parole d’ordine dettate in conferenza stampa da Bersani, che in modo estremamente ironico, ha ripreso una nostra battuta affermando che lui non abbandonerà la nave Italia, sia che faccia il capitano sia che faccia il mozzo.
var addthis_config = {"data_track_clickback":false,"data_track_addressbar":false,"data_track_textcopy":false,"ui_atversion":"300"}; var addthis_product = 'wpp-3.5.8';