Stop al MUOS, Crocetta revoca definitivamente l'autorizzazione all'installazione militare
Potrebbe essere arrivata ad una conclusione la vicenda della costruzione del MUOS, parte del sistema di sicurezza spaziale della NATO che doveva avere in Sicilia la sua postazione per l’individuazione delle testate balistiche nemiche. La stazione radio non poteva essere creata nelle basi NATO di Sigonella e Comiso, a causa degli esplosivi presenti nella base che sarebbero stati innescati dalle potenti microonde utilizzate.
E sono proprio i raggi nocivi derivanti dalle potenti microonde ad aver sollevato la popolazione ed aver unito quello stesso fronte politico che oggi siede all’ARS. La storia del MUOS inizia con la giunta Lombardo, quando l’ex rappresentante del Comune di Niscemi, dopo aver progettato una riserva naturale, entrando in giunta a Palazzo dei Normanni ha fornito la stessa area all’amministrazione americana che stava cercando una soluzione per installare l’impianto del MUOS sempre in Sicilia, possibilmente vicina a Sigonella e Comiso.
Venuto fuori l’accordo nel 2009, i sub appalti per la costruzione fisica della base sono stati oggetto di indagini approfondite da parte della procura antimafia che ha potuto costatare una certa opacità nell’andamento dei lavori, con aziende coinvolte a volte poco pulite, altre volte facente riferimento diretto a boss mafiosi che avevano fiutato l’ennesimo affare.
Con la convergenza politica della Giunta Regionale ed il Movimento Cinque Stelle, le procedure di blocco amministrativo della struttura sono andate progressivamente montando, fino al punto di avere un primo contatto in tal senso con il governo Monti e con la mossa di oggi, in concomitanza con la protesta nazionale organizzata verso la base statunitense, dove non si è arrivati ai livelli di violenza delle proteste No Tav ma solo grazie alla lungimiranza degli amministratori locali e la sponda di Palazzo dei Normanni.
Non è da escludere però che l’amministrazione USA faccia pressioni sulla Farnesina per trovare un’altra soluzione, visto che lo Statuto Siciliano tutela la territorialità dell’isola.
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