E dopo il cassiere, salta la cassa. La Corte dei Conti certifica 30 milioni di buco, il PD si ritira
Dopo il pianto del cassiere , arriva la certificazione ufficiale da parte della Corte dei Conti: dalle casse della Regione Lazio il gruppo PDL al consiglio ha sottratto cifre per un totale di 30 milioni di euro. Con la certificazione di quanti soldi sono stati dirottati ed il ripensamento della Polverini, l’opposizione “si ritira sull’Aventino”.
Con il rischio di spaccare il PDL ed il mondo cattolico indignato per le feste pagane fatte con i soldi dei contribuenti, il PD ha colto la palla al balzo e si è dimesso in blocco dal consiglio regionale del Lazio. Una mossa per accelerare la caduta del governo Polverini ma che potrebbe non portare ad un nulla di fatto, con il presidente della Regione, Renata Polverini, tenuta nella morsa di un ruolo che inizia a starle stretto.
Da un lato, la Polverini si sarebbe già dimessa per evitare la vergogna di uno scandalo di queste proporzioni che potrebbe letteralmente costarle un futuro in politica, dall’altro le dimissioni del governo regionale del Lazio avrebbero comportato lo scioglimento del PDL a livello nazionale, con risultati nefasti in vista delle elezioni del 2013.
Dall’altro lato, la Polverini dovrà rimanere al suo posto facendo a meno della presenza dell’opposizione, mettendosi nell’imbarazzante condizione di dover gestire la regione Lazio da sola, sempre più isolata dai suoi vecchi elettori e con il concreto rischio di inimicarsi tutti i salotti buoni che finora sono stati tra i maggiori sponsor della sua candidatura.
Ma le sorprese non finiscono qui. Oltre alla regione Lazio, nuove indagini sono in vista per la regione Campania, la Val D’aosta e non è esclusa una nuova revisione dei conti prima delle elezioni in Sicilia.
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