L'Iran blocca Google e lavora ad un proprio motore di ricerca
A meno che non sappiate cosa sia una VPN e non vi troviate a dover usare Internet dall’Iran, navigare online diventa ancora più difficile. Il governo di Ahmadinejad punta a costruire un proprio motore di ricerca per poter controllare al meglio i propri utenti, sul modello della “muraglia cinese”, uno dei sistemi di controllo di traffico internet più potenti al mondo.Il prossimo passo verso l’indipendenza informatica”, specialmente dopo gli attacchi informatici israeliani, punta all’isolamento dall’occidente, a partire dal blocco del motore di ricerca più usato al mondo e Google Mail, il provider di posta elettronica di Mountain View. Ad annunciarlo è stata l’emittente televisiva pubblica, l’Irib (Islamic Republic of Iran Broadcasting), che anticipato l’imminente blocco di tutti i servizi del gigante statunitense. Una delle motivazioni ufficiali è stata la necessità di bloccare la diffusione del film blasfemo che ha fatto divampare le proteste in tutto il mondo arabo e per farlo, è stato reso necessario il blocco dei servizi Google, compreso il canale Youtube su cui si è diffuso.
A preoccupare le autorità iraniane sono invece gli attacchi militari diretti alle strutture informatiche preposte in mano al governo iraniano (difesa e nucleare soprattutto). Entro fine mese tutte le informazioni saranno trasferiti su dei server offline, un’operazione realizzata congiuntamente dall’esecutivo iraniano e dal gigante cinese dell’IT Huawei.
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