Monti bis, i nostri lettori non si stupiscono, ecco i probabili scenari
I nostri lettori più assidui erano stati avvertiti da tempo, da luglio abbiamo seguito i progressivi inviti rivolti a Mario Monti a rimanere in campo mettendo per iscritto parte del suo programma per il 2013 (vd. 1–2), adesso che il tutto è diventato ufficiale, gli equilibri politici per le prossime elezioni verranno sconvolti.
Queste elezioni rappresentavano l’opportunità per il centro-sinistra di ripresentarsi come forza di governo, storicamente sempre alla guida del paese durante fasi storiche di grandi cambiamenti, favoriti dal generale riformismo delle proprie componenti interne. Componenti che durante la seconda repubblica hanno sempre messo in crisi gli esecutivi, lacerati dalla componente più di sinistra o da quella più cattolica.
L’arrivo di Monti, sostenuto dal Terzo Polo e dalla creatura politica di Luca Cordero di Montezemolo, Italia Futura, scompagina le carte in tavola. Per le primarie del PD, la presenza di Monti cancella le possibilità di Matteo Renzi a guidare il PD a causa della sua aperta stima nei confronti del professore. Risalgono le quotazioni di Nichi Vendola mentre Pierluigi Bersani, avvertito come alternativa più sicura, guadagna consensi nel solco di un programma votata a responsabilità politica ed alternativa a Mario Monti.
Più rischiosa la posizione del PDL, con un serio rischio di polverizzazione del partito causato dalla coagulazione di tutto il centro-destra attorno alla nuova creatura politica creata da Fini e Casini, vero polo di attrazione dei moderati e dei liberal italiani e che piace molto al Vaticano.
Prevista un ulteriore rafforzamento del Movimento Cinque Stelle che con IDV, SEL e Lega Nord dovrebbe riuscire a sottrarre voti ai principali partiti dello schieramento politico, ponendosi come vera opposizione al prossimo governo Monti. Un governo guidato dal professore avrà il compito di nominare il prossimo presidente della Repubblica, con due nomi al momento su tutti. Emma Bonino e Gianni Letta sono i nomi più in vista, con il secondo favorito grazie alla sua capacità di mediazione con tutti i partiti esistenti ma l’ingresso in massa dei grillini potrebbe spostare gli equilibri verso Emma Bonino, più intransigente e meno accomodante nei confronti di alcune posizioni dei partiti.
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