La rete internet satellitare si evolve per comunicare tra vari pianeti
Non gli è bastato inventare il protocollo Tcp/Ip e fare il vicepresidente di Google, Vint Cerf ha pensato bene di iniziare a testare la possibilità di una rete internet in grado di far comunicare dati da un lato all’altro del sistema solare, permettendo la condivisione di informazione nel vuoto.
Il lavoro è partito nei primi anni 90 e da allora la Dtn, Disruption Tolerant Networking, ha continuato a crescere fino al test fatidico fatto sulla Stazione Spaziale Internazionale. Per ridurre al minimo il costo dell’esperimento, sono stati montati due apparati fatti di mattoncini di Lego (!) per dimostrare la possibilità di colelgare apparecchiature collegate a distanza per ridurre i costi e migliorare la comunicazione di dati per i satelliti e le apparecchiature automatizzate lanciate nello spazio.
Per il momento il sistema di Internet Interplanetario permette solo comunicazioni cifrate con algoritmi complessi, tutti tesi a tener conto di ostacoli come tempeste solari, rotazioni di pianeti o di piccoli meteoriti. Se state scaricando immagini dalla sonda Curiosity su Marte, non preoccupatevi troppo di svariati errori di connessione.
Con lo sviluppo di una nuova rete di satelliti piazzati attorno ad orbite stazionarie attorno ad alcuni punti del sistema solare, sarà possibile manovrare con più precisione robot in giro per Marte e per le lune di Giove e Saturno, ma si potrebbero vedere alcuni effetti anche sul pianeta Terra.
var addthis_config = {"data_track_clickback":false,"data_track_addressbar":false,"data_track_textcopy":false,"ui_atversion":"300"}; var addthis_product = 'wpp-3.5.8';