La vita su Marte frutto di contaminazione terrestre. Un nuovo studio mette in allerta Curiosity
La scoperta dei batteri estremofili ha alzato l’asticella della vita verso l’alto da tempo. Esistono forme di vita semplici in grado di resistere a pressioni estreme, ambienti privi di ossigeno, alcuni di essi resistono allo spazio al di fuori del pianeta Terra, con temperature vicine ai -270 gradi, radiazioni estreme, ambienti estremamente acidi ed altri estremamente alcalini, come un campo di bicarbonato.
Da quando è iniziata l’era spaziale, il timore che organismi extraterrestri, compresi virus o batteri sconosciuti, potessero entrare nella nostra atmosfera dopo il rientro dei nostri veicoli nello spazio ha aperto la questione della sterilizzazione di qualsiasi cosa avesse navigato al di fuori del pianeta Terra, si trattasse di satelliti o astronauti.
La novità però è rappresentata da una domanda che con l’esplorazione di Marte tramite sonde sofisticate a caccia della vita ci poniamo per la prima volta. Cosa succede ad un pianeta quando portiamo vita terrestre su un ambiente extraterrestre?
Nel caso di Curiosity, Marte sembra distruggere gran parte delle colture di batteri estremofili a noi noti, solitamente i più adatti a sopravvivere ad ambienti inospitali. La vita e la natura però riservano spesso sorprese, al punto da rendere famoso al grande pubblico Serratia liquefacens, un piccolo batterio in grado di arrivare dove i suoi parenti più resistenti alle condizioni estreme non arrivano.
 Serratia liquefacens è presente sul corpo umano, sugli animali e sulle piante e si adatta in tutte le condizioni ambientali dei luoghi temperati. Inaspettatamente, questo batterio potrebbe già avere conquistato Marte. Esistono infatti delle piccole aree dove la temperatura si aggira intorno ai 15 gradi, al riparo dalle radiazioni ultraviolette non filtrate dalla debole atmosfera marziana e con tracce di umidità del terreno dove il nostro batterio potrebbe attecchire rapidamente.
In questo caso, ci troveremmo di fronte a vita terrestre importata su Marte, con possibilità di sviluppo inattese ed inaspettate dai nostri stessi scienziati.
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