In arrivo una delle comete più spettacolari di sempre, mentre un’altra potrebbe impattare su Marte
Se eravate presenti per l’ultimo passaggio della cometa di Halley e ricordate ancora la doppia coda di Hale-Bopp del 1997, preparatevi ad uno spettacolo che porterà una nuova e più grande cometa ad essere nuovamente visibile nei cieli di tutto il mondo, a  debita distanza di sicurezza. Il suo nome completo è C/2011L4/Pan-Starrs, per i non addetti ai lavori sarà la cometa Pan-Starrs.
A partire dal 10 marzo potremmo vedere la cometa ad occhio nudo al tramonto, con la sua caratteristica coda, attivata dal passaggio della cometa vicino al Sole che scioglierebbe i ghiacci presenti all’interno della cometa, liberando nello spazio gas e vapore acqueo che accelerano il suo percorso lungo la Galassia.
Tra le tipologie diverse di comete esistenti, la cometa di Pan-Starrs è considerata non periodica, ovvero ha un’orbita così irregolare da non poter determinare con precisione il loro percorso, soggetto a cambiamenti tali da non prefigurare un secondo passaggio all’interno del Sistema Solare.
Desta una certa preoccupazione invece C/2013 A1, definita Siding Spring, il cui passaggio più vicino è previsto il prossimo 19 ottobre 2014 vicino Marte. Esiste una possibilità su 600 che Siding Spring impatti contro Marte, il pianeta rosso che insieme a Venere e la Terra sono nella cosiddetta fascia di vivibilità del Sistema Solare.
Scoperta il 3 gennaio dall’astronomo Robert H. McNaught, i primi calcoli hanno progressivamente ridotto la distanza stimata della cometa da Marte e non è da escludere che i calcoli possano ridurre ulteriormente o aumentare le possibilità che Siding Spring colpisca Marte. Le difficoltà nascono dall’individuazione esatta della traiettoria, derivante dalla forma e dall’interazione gravitazionale che va calcolata per definire con precisione la traiettoria stimata. La stima del suo nucleo non è ancora stata scoperta, ma oscilla tra gli 8 ed i 50 chilometri, una misura ancora troppo vaga per determinare scenari precisi.
Al momento però si è stimato che un impatto su Marte di Siding Spring libererebbe un’energia pari a centinaia di megaton, come se bombardassimo il pianeta rosso con centinaia di testate nucleari. Il cratere lasciato sarebbe di un paio di chilometri ma l’esperienza maturata dagli astronomi con la cometa Shoemaker- Levy 9 su Giove insegna che gli effetti derivanti da un impatto del genere cambiano il clima del pianeta e potrebbero cambiare il clima marziano.
var addthis_config = {"data_track_clickback":false,"data_track_addressbar":false,"data_track_textcopy":false,"ui_atversion":"300"}; var addthis_product = 'wpp-3.5.8';