Taglio del rating per il fondo salvastati, oggi riunione dei ministri economici UE, nubi sulla politica economica in arrivo
Se l’inverno meteorologico sembra essere arrivato, quello sui mercati finanziari sembra essere pronto a piombare nel pieno delle festività natalizie. Oltre alle tredicesime mangiate dalla rata dell’IMU, ai prossimi dati sulla disoccupazione in crescita con la nuova categoria degli sfiduciati (in crescita fino a 1,5 milioni), al crollo del 25% delle vendite natalizie, si dovrà sommare il taglio del rating del fondo salvastati, bloccato dalla Merkel e subito alla prima bocciatura delle agenzie di rating.
Con il taglio del rating francese, il fondo salvastati EFSF viene declassato e perde la tripla A, il che significa che i mercati iniziano ad essere insicuri sulla capacità concreta dell’Unione Europea di poter ripianare qualsiasi forma di difficoltà economica degli stati membri. Non siamo ovviamente a livelli di rischio, ma quello che si è perso, in termini di fiducia, è la certezza che il fondo EFSF da solo servisse a ripianare le difficoltà dell’Unione Europea.
Insomma, per tenere a bada i mercati, ci vorrà qualcosa in più che una semplice riunione come quella prevista oggi. Il bilancio europeo per il prossimo quinquennio rimane ancora in alto mare e le incertezze sulla Grecia e l’ostinatezza della Spagna nel non voler usare l’EFSF, hanno gettato più di qualche ragionevole dubbio sulla validità dello strumento economico di cui si è voluta dotare l’Europa.
Prima di poter tornare sul mercato del debito, il fondo generato dall’EFSF dovrà dare nuove garanzie, pena il blocco delle attività per i bond a 3 anni. Le nuvole cominciano ad addensarsi sopra Bruxelles, con la segreteria tedesca a Berlino che comincia a subire nuove ed irresistibili pressioni.
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