L’equazione di Drake. Sogno o realtà ?
Enrico Fermi, uno dei padri dell’era atomica, insieme ai suoi amici Herbert York, Edward Teller e Emil Konopinski casualmente un giorno si imbatterono in una conversazione singolare che toccava l’argomento dei dischi volanti e secondo Teller, la chiacchierata fu piuttosto breve e superficiale, su un argomento solo vagamente correlato ai viaggi nello spazio. Lo scambio di opinioni immancabilmente sconfinò per un certo periodo nei meandri della matematica, fino a quando, come ricorda Konopinski, Fermi li sorprese con la domanda “Ma dove sono tutti quanti?” Questa domanda innesco una certa ilarità tra i presenti, anche se era chiaro che il soggetto fosse la vita extraterrestre, egli proseguì con una serie di calcoli sulla probabilità della vita umana, la probabile emersione, la durata di tecnologie avanzate e cosi via, concludendo sulla base di tali calcoli che l’evenienza di civiltà intelligenti a noi vicine poteva essere molto alta e che probabilmente siamo stati visitati da alieni molto tempo fa e per molte volte ancora. Questa conversazione informale correlata di domande e calcoli statistici è stata la base sulla quale in seguito è stata costruita la celebre equazione di Drake, un esperimento concettuale speculativo sulla statistica che tenta di esplorare matematicamente le probabilità di vita aliena intelligente in questa zona dell’universo e in questo periodo storico.
Frank Drake, nel marzo 1959, scardinò il muro di diffidenza della comunità scientifica nei confronti della questione della presenza di altre civiltà  nell’universo. Con la sua equazione: N = R* x fp x ne x fl x fc x L
dove:
R*=tasso di formazione delle stelle nella nostra galassia ai tempi in cui si formò il Sistema Solare;
fp = frazione di stelle che possiedono pianeti:
ne = numero di pianeti per stella capaci di ospitare la vita;
fl = frazione dei pianeti di ne dove la vita evolve;
fi = frazione di fl dove la evolve la vita intelligente;
fc = frazione di fi in grado di comunicare;
L = durata media di una civiltà in grado di comunicare
Si può quindi affermare che il numero di civiltà tecnologicamente avanzate attualmente esistenti nella nostra galassia, sostanzialmente in anticipo rispetto alla nostra, potrebbe essere compreso fra 50.000 e 1.000.000. La distanza media fra le varie comunità sarebbe quindi compresa fra alcune centinaia di anni-luce e circa 1.000 anni-luce con un età media per civiltà pari a 10.000 anni o più
Fonte: Palermufo (G.R.O.V.N.I)
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