SexGate Petraeus, depositatasi la polvere dello scandalo, analizziamo quanto di certo è emerso
La prima cosa certa che è emersa dal sexgate Petraeus è che uno degli uomini più potenti negli USA e nel mondo è caduto in trappola a causa della sua fiducia in una relazione extra-coniugale. L’altra cosa certa, è che l’FBI ha avuto un ruolo chiave nel gettare fuori il capo della CIA dal suo ufficio ed il presidente Obama deve decidere se continuare con gli uomini dell’anti-terrorismo scelti da Bush o imprimere una sua linea all’intelligence statunitense.
L’altro grave aspetto è che la comunicazione tra Petraeus e la sua amante, Paula Broadwell, avveniva su un account Gmail con il metodo usato da Al Qaeda che non inviava messaggi, ma permetteva di salvare tra le bozze intere comunicazioni. Se questo indirizzo mail dovesse venir fuori a causa della smania giornalistica dello scoop, informazioni vitali sarebbero rese di dominio pubblico.
Altro aspetto grave è che se un paese decide di venire a conoscenza dei segreti più importanti di un rivale, la corretta gestione dei tradimenti può permettere risultati superiori a qualsiasi azione ben pianificata. Paula Broadwell è stata la dimostrazione che per arrivare nelle sale del potere, basta saper saltare nel letto giusto.
Sia lei che Jill Kelly, altra protagonista di questo scandalo, andavano a letto con gli uomini più potenti dell’esercito americano ed avevano raggiunto un grado di fiducia tale da conoscere alcuni fatti importantissimi. Cosa sarebbe successo alla CIA e all’esercito americano se una potenza straniera avesse messo in pericolo la vita di queste due donne? Avrebbero rivelato segreti nazionali per salvarsi? E soprattutto, quante altre donne a Washington e dintorni godono di questo potere?
L’altro grave problema riguarda l’FBI, che ha il potere di indagare tranquillamente su chiunque, persino il capo della CIA senza che questo causi “problemi di sicurezza” o conflitto d’interessi con le altre agenzie di sicurezza made in USA. Demolire la credibilità di uno degli apparati di intelligence più potenti al mondo (secondo solo all’israeliano Mossad) in un momento come questo è una delle azioni più pericolose di sempre. Da scelte nazionali dipende la sicurezza di molte aree in giro per il mondo e questo, purtroppo, diventa sempre più evidente in Medio Oriente e nel corno d’Africa.
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