Parte il nuovo redditometro, scopriamo come funziona e come capire se si è in regola

Il primo redditometro lanciato dal Governo era stato ampiamente criticato a causa della sua poca flessibilità e dalla poca rappresentatività delle voci di spesa inserite. Adesso il fisco ci riprova e con un decreto attuativo lanciato oggi, vara il nuovo redditometro, comprensivo di software da installare per fare una prima verifica dei singoli contribuenti.

Il testo, visualizzabile direttamente da questo link, dimostra come tra febbraio e marzo il fisco procederà a scrivere le liste dei contribuenti da sottoporre ad accertamenti fiscali tramite nuovi parametri, quali le spese per la pay per view, il gioco d’azzardo online, con nuove griglie di categorie di consumi che andranno incrociati con i dati relativi ai dati sulla spesa media attesi.

Il Fisco prenderà come riferimento il valore più elevato tra quello disponibile nell’Anagrafe tributaria e quello determinato sulla base della spesa media rilevata dall’Istat o, come detto, da analisi e studi socio-economici. Inoltre il decreto fissa anche i cinque criteri che saranno adottati dagli uffici dell’Agenzia nel determinare il reddito complessivo accertabile del contribuente.

Infine, ecco un modo per poter vedere in anticipo la propria posizione nel nuovo redditometro proposto. A riguardo sono state segnalati alcuni esposti relativi alla privacy che l’Agenzia delle Entrate si è affrettata a dover chiarire. Il software infatti, segnala con un sistema di semafori, rossi o verdi, se la dichiarazione dei redditi è coerente con le spese intraprese e consiglia eventualmente di dichiarare di più o di meno rispetto a quanto fatto a partire dal 2009, senza inviare dati presi in analisi dall’Agenzia delle Entrate.

Per chi fosse interessato, può scaricare il Redditest da qui