Identikit di Papa Francesco, un comunicatore alle prese con i problemi di Curia ed un’ombra del passato
InformAzione lo aveva inserito tra i papabili, composto questa volta da una pattuglia di almeno una quindicina di cardinali. La CEI ha dovuto ritirare in fretta il comunicato stampa in cui si congratulava con Scola, dato che una votazione così breve lasciava pensare ad una scelta che era andata a convergere sul favorito. Ma le tradizioni, specialmente in Vaticano, vanno rispettate e chi entra Papa in Conclave, ne esce cardinale.
Gli americani ed in particolare il cardinale O’ Malley avevano fatto una vera e propria indagine di mercato, lanciando la proposta del nome di Francesco come nome del papa. Una scelta impegnativa, dato che l’unico Francesco della storia della Chiesa fu quel san Francesco che fu al limite con l’eresia ma fu il primo, dopo Gesù stesso, a portare le stigmate e ad imporre una povertà quasi assoluta al suo ordine.
A San Francesco è attribuito storicamente anche un ottimo rapporto con tutte le creature, un’elevata cultura che lo portò a scrivere una delle prime poesie in lingua “volgare”, la prima forma di italiano derivata dal latino medievale.
Papa Bergoglio è già nella storia perché ha una vita piuttosto semplice, si sposta in autobus, si è mosso sempre tra i poveri, sia lavando i piedi dei malati di AIDS durante la settimana santa, fino al gesto con cui ha inaugurato il suo papato, chiedendo su di sé la benedizione della folla, inginocchiandosi di fronte ad essa e appellandosi sempre come Vescovo di Roma, non come papa, probabilmente anche come ulteriore forma di rispetto verso Ratzinger, a cui è andato il primo pensiero.
A chi invece piace notare tra le pieghe del quotidiano i risvolti dell’esoterismo e delle chiavi di lettura più nascoste, non può non aver notato subito la data dell’elezione di Papa Francesco, avvenuta il 13/03/13.
Il 13 è il numero della fine e dell’inizio di un nuovo ciclo sia per la tradizione celtica che per i nativi americani, molto caro alla frammassoneria perché rappresenta il numero dell’iniziato. Simbolo di eterna distruzione e creazione della vita, il 13 indica trasformazione, rinascita, la fenice che risorge dalle ceneri, la consapevolezza dei segreti e perciò la capacità di materializzarsi e di smaterializzarsi, la capacità di creare dall’etere.
Il 13 è anche il numero degli uomini presenti nell’ultima cena e nella tradizione orientale, chi “nasce” sotto l’influenza del numero 13 avrà la concreta possibilità di riparare o di completare ciò che nelle vite passate è rimasto incompiuto.
Per papa Francesco c’è ancora una causa pendente relativa alla scomparsa di un prete in Argentina dove la presidente Kirchner ha mostrato sempre un pessimo rapporto con questo rappresentante del clero.
Durante l’epoca della dittatura dei generali in Argentina, lo scrittore Horacio Verbitsky ne El Silencio racconta di un Bergoglio che osteggiò i preti che in Argentina mischiavano marxismo e cattolicesimo per entrare nelle favelas e unire alla diffusione del pane anche quella dei libri. Quattro di loro, Don Yorio, Don Jalics, Don Douron e Don Rastellini furono portati in un campo di concentramento e torturati. Solo due di loro sopravvissero e questo i nemici di Bergoglio non lo hanno mai dimenticato.
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