Sull'attentato di Boston, inizia a prevalere la pista interna. Una mossa per favorire l'abolizione delle armi pesanti

Se ne era già parlato a caldo, quantomeno tra i cronisti e gli osservatori, la CIA e le altre agenzie di sicurezza sono state più caute per evitare di depistare le indagini o fare dichiarazioni frettolose e controproducenti. I dati sicuri sono al momento di 3 morti, l’ultimo dei quali uno studente di origini cinesi presente durante la corsa che si unisce a Martin Richard, di 8 anni e Krystle Campbell di 29 anni. Anche in merito al tipo di esplosivo usato, inizia a delinearsi un quadro più chiaro.Il tipo di esplosivo usato è estremamente comune, si tratta di un cocktail di fertilizzanti misti a cuscinetti a sfere e chiodi, per massimizzare l’impatto dell’onda d’urto.

I chirurghi del Massachussett Hospital sono stati costretti ad amputare numerosi arti per l’impossibilità di poter estrarre tutti le parti metalliche sparate fuori dalla pentola a pressione poste nei due cestini accanto alla strada.

Non si sa ancora se a mettere questi ordigni, nascosti in uno zainetto, sia stato uno dei responsabili della corsa o della nettezza urbana di Boston. La novità delle ultime ore è che sembra prevalere la pista interna, specialmente qualche gruppo ultra-nazionalista suprematista, contrario al divieto delle armi pesanti che l’amministrazione Obama non è riuscita ad approvare appieno in questi mesi.

Un indizio che fa riferimento anche alla particolare dedica della maratona di Boston, dedicata proprio alle vittime di una delle peggiori stragi di innocenti causate dalle armi da fuoco. Ma c’è qualcosa che non quadra. In queste ore le lettere contenenti sostanze potenzialmente letali, indirizzate ai democratici al Congresso si sono moltiplicate, una di queste, è arrivata direttamente al presidente Obama, rispolverando la minaccia antrace che seguì gli attacchi dell’11 settembre.

Proprio prima del briefing di Obama alla stampa, Capitol Hill ed una parte del Senato sono stati evacuati per la presenza di un soggetto sospetto con buste, mentre uno dei senatori minacciati è anch’esso uno di quelli favorevole alla misura di emergenza. Se tutto va come previsto, si dovrebbe trovare un gruppo di non più di 5 persone e massimo due esecutori materiali e l’iter procedurale del decreto legge per l’abolizione delle armi pesanti dovrebbe avere un’ulteriore accelerazione.

In tal senso, ci sono due elementi che destano una serie di interrogativi. Il primo è la presenza sin dall’inizio della gara di cani addestrati alla ricerca di esplosivo, il secondo è una concomitante esercitazione antibomba proprio durante le stesse ore della Maratona. Possibile che le due cose siano concomitanti e che l’una abbia permesso agli attentatori di agire indisturbati? Se è così, chi era a conoscenza di questa esercitazione, al di fuori della polizia di Boston? 

Anche nel caso dell’11 settembre l’attacco avvenne durante una esercitazione militare che distrasse l’intera aviazione della costa orientale, proprio mentre gli aerei si schiantavano su suolo americano. Ancora una volta, uno schema che sembra ripetersi.