Esiste una via d’uscita prima dell’attacco militare, Obama e Kerry ne trovano una
La tesi viene fatta propria dalla diplomazia russa che si è attivata durante tutta la giornata di ieri per cercare di convincere Damasco. E Damasco, ha risposto positivamente. Manca soltanto la risposta ufficiale da parte di Bashar Al Assad. Doppio salto all’indietro da parte di Obama o solo una poderosa dimostrazione di forza?
La pressione militare va tenuta per evitare che Assad sfrutti l’offerta russa per prendere tempo, senza intaccare il suo arsenale di armi chimiche. Iran e Israele prendono ufficialmente posizione a favore di questa soluzione diplomatica, forse anche a causa della possibile escalation dopo l’arrivo nel Mediterraneo di navi americane, russe e cinesi. Ha fatto eco la protesta dei militari americani e le parole del giornalista italiano Domenico Quirico:
tra i ribelli siriani non ci sono più i laici che sollevarono la loro voce ad Aleppo, ma si tratta di milizie di Al Qaeda provenienti da tutto il Medio Oriente, le stesse milizie che hanno conquistato Malulaa, una delle più antiche città cristiane al mondo, già patrimonio dell’umanitÃ
Si aprono spiragli di pace ma il voto al Congresso potrebbe far pendere la bilancia da un lato o dall’altro. Occorrerà attendere ancora qualche giorno.