Recensione Clou The Duck: Snitch – L’Infiltrato
“Snitch – L’infiltrato” è un’opera diretta da Ric Roman Waugh e girata tra Emirati Arabi Uniti e USA. Si tratta di un dramma che veste i panni del thriller; un film intenso e appassionante che lascia spazio a profonde riflessioni sociali. Nonostante la presenza di Dwayne Johnson lasci supporre la possibilità di un Action Movie celato ai fan del genere, il prodotto si muove su una strada totalmente diversa.
Il diciannovenne Jason viene condannato a 10 anni di carcere a causa di un amico, il quale gli invia un pacco contenente droga nonostante il ragazzo si sia rifiutato di entrare nel giro. Incastrato e palesemente innocente, il ragazzo è nei guai, vittima di una legislazione pronta ad infliggergli una pesantissima pena nonostante la sua condizione di incensurato. Per fortuna, il ragazzo non è solo. John Matthews, manager come tanti e padre del ragazzo, conscio del fatto che l’unica possibilità di ridurre la pena del figlio sia la collaborazione col pubblico ministero affinché si possano individuare altri spacciatori, deciderà di diventare un infiltrato della DEA e di rischiare la sua vita per smascherare i gestori del traffico di droga nel quale Jason è stato suo malgrado coinvolto.
Il film, come detto in precedenza, è un dramma celato, volto alla denuncia sociale. Una denuncia forte e inequivocabile che evidenzia le enormi incoerenze della giurisdizione americana la quale prevede pene esageratamente severe anche per i reati minori e non tenendo per nulla conto delle possibili attenuanti. Un grande elogio da parte della critica a Dwayne Johnson, il quale, nonostante sia abituato a generi decisamente diversi, riesce a gestirsi e controllarsi molto bene, vestendo i panni del padre voglioso di giustizia e pronto a tutto pur di scagionare il figlio.
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