Tre leggi in quattro mesi, i numeri del nuovo Parlamento
Tra diarie, coalizioni, governo del fare, commissioni, sottocommissioni, presidenti di commissioni, Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio e la formazione di tutte quelle componenti che servono a mettere in moto la complessa macchina parlamentare, arriva il tempo dei primi bilanci, non certo morbidi. Ebbene, a fronte di una spesa complessiva di 504 milioni di euro come spese di esercizio, sono state promulgate solo 3 leggi di iniziativa parlamentare.
Cifre che inchiodano tutti, per motivazioni diverse, ad una realtà già nota. Questa architettura parlamentare, così com’è, non funziona. Si va avanti a colpi di decreto legge, oggi la prima fiducia sul decreto mille proroghe, osteggiato dal Movimento Cinque Stelle, il quale fatica a scrivere disegni di legge, ma non vede esattamente i colleghi sbracciarsi per fare qualcosa di meglio.
Se uniamo questi dati a quelli provenienti dal Parlamento dall’inizio del governo Monti ad ora, il panorama è desolante, con quasi una decina di leggi di iniziativa parlamentare dal 2012 ad oggi. I costi finora sono di circa 6 milioni di euro al giorno al ritmo di 168 milioni di euro a legge per 4 giorni e mezzo di lavoro a settimana. Un tema che prima o poi, dovrà comunque tornare sul tavolo.
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